Ticino, 14 gennaio 2021
Le commissioni partitetiche sono sempre più ricche. Le imprese e i lavoratori sempre più in difficoltà.
Interrogazione
La percezione diffusa è che da organi di partenariato sociale, le Commissioni paritetiche (CP) si siano trasformate in soggetti autocratici. Molte aziende ormai soggiacciono a queste autorità dovendo soccombere alla burocrazia sterminata che esse impongono. Le imprese dei diversi settori, sono sottoposte a sempre più pressanti controlli e verifiche amministrative attraverso le Cp. Il confronto intercantonale in questo senso rende bene l’idea di quanto i controlli siano eccesivi rispetto alle altre realtà elvetiche.
Le CP, forti degli sterminati mezzi finanziari accumulati, e in mancanza di chiare regole atte a impedire possibili forme di eccesso e di abusi amministrativi, sono nella condizione di agire fuori da ogni schema di trasparente controllo. I cospicui mezzi finanziari che confluiscono nello loro casse, sono nell’ordine delle decine di milioni e sono ormai avulsi da qualsiasi tipo di controllo sostanziale.
Molte piccole e medie imprese non hanno sufficienti mezzi finanziari per reggerne il confronto in caso di contenzioso. E da più parti, dunque, si avvertono reazioni e lamentele di iimprese che, pur rispettando le regole contrattuali, si sentono spesso intimiditi dalle CP che sovente assumono
atteggiamenti inaccettabili.
Anche

i lavoratori e le lavoratrici, che sono la fonte primaria dei finanziamenti delle CP, si sentono sempre meno coinvolti e informati, sia nell’ambito dei sussidi da destinare alla formazione e la
riqualificazione professionale continua, sia per la mancanza di trasparenza nella gestione delle ingenti risorse finanziarie incamerate.
Alla luce di quanto su esposto si chiede al lodevole Consiglio di Stato:
1. Il Consiglio di Stato non ritiene sia il caso di fare le opportune verifiche sulla reale portata dei mezzi finanziari che confluiscono nelle diverse Commissioni paritetiche?
2. Il Consiglio di Stato ha a disposizione i bilanci delle commissioni paritetiche?
3. Corrisponde al vero che le CP hanno a disposizione risorse per decine e decine di milioni?
4. Con l’aumento dei contratti collettivi di lavoro nei diversi settori, il Consiglio di Stato ha valutato l’opportunità di dover stabilire nuove normative orientate a scongiurare possibili incongruenze amministrative, inserendo per esempio l’obbligo di rendere pubblici i bilanci annuali?
Boris Bignasca
Sabrina Aldi, Massimiliano Robbiani, Bruno Buzzini, Maruska Ortelli, Michele Foletti, Michele
Guerra, Andrea Censi, Lelia Guscio, Omar Balli, Sem Genini, Fabio Badasci (LEGA dei Ticinesi)
