Ticino, 31 agosto 2020

Bellinzona, "Polizia comunale d'impiccio o di supporto?"

*Interpellanza di Manuel Donati (Lega dei Ticinesi) al Municipio di Bellinzona:

Ci siamo di nuovo. A distanza di alcune settimane ci sono stati altri “regolamenti di conti” sul Viale Stazione nelle immediate vicinanze di uno dei locali maggiormente frequentati della zona. I fatti sono successi nella serata di venerdì, ma anche sabato sera ci sono state tensioni tra giovani sempre nello stesso luogo. Bellinzona non è certamente una città pericolosa, anche perché il numero di persone che la frequenta dopo l'orario di chiusura dei negozi è veramente esiguo, salvo eccezioni legate ad eventi.

Nonostante un quadro piuttosto tranquillo, con regolarità succede qualcosa: l'aggressione in tempi recenti sempre sul Viale Stazione, i furti nelle strutture posizionate su Piazza del Sole durante le festività natalizie e ancora l’accampamento abusivo allestito nottetempo in Piazza Governo (e di cui il Municipio disse di essersene accorto la mattina seguente). Senza dimenticare il disordine generato dall'utilizzo selvaggio delle aree esterne dei ristoranti. Facciamo osservare che sul territorio (specialmente nel centro storico della Città) sono state posizionate numerose telecamere di video sorveglianza che dovrebbero consentire un buon controllo di quanto accade negli spazi pubblici.

In ragione di quanto scritto ci chiediamo se il servizio offerto dalla Polizia comunale sia adeguato alle odierne esigenze, reattivo e proattivo sulla base delle esperienze precedenti. Qualche dubbio sorge in quanto la presenza di agenti di polizia in Città (soprattutto la sera, ma anche di giorno) è piuttosto limitata. Il territorio comunale è ampio, ma come finora dimostrato, le zone a rischio sono piuttosto contenute e quasi sempre le medesime. Una Polizia più presente sul territorio darebbe un segnale forte ai malintenzionati (ma anche di sicurezza
ai cittadini), favorendo nel contempo il lavoro in tranquillità di bar e ristoranti in particolare. Attività queste ultime già messe duramente alla prova dal Covid, dall'annullamento del Carnevale Rabadan e che non necessitano di ulteriori fastidi e perdite di denaro.

Siamo certi che i vari gerenti desiderino una maggiore vicinanza della Polizia comunale, un supporto concreto. Infine, leggendo le interviste al municipale e capodicastero sicurezza e al comandante della Polcom, ci siamo chiesti quanto effettivamente siano “sul pezzo”. Leggere di “mancanza di rispetto e educazione”, rispettivamente “non è accettabile che questi episodi succedano con una simile frequenza” lascia un po' il tempo che trova.

Da loro è legittimo attendersi misure tempestive per arginare le problematiche indicate. Capiamo invece bene la decisione di chi rischia del proprio (accollandosi pure i costi della sicurezza privata) e vede l'immagine del proprio ritrovo danneggiata. Ci permettiamo pertanto di chiedere:

1. In che modo è organizzata la Polizia comunale durante le sere/notte con particolare riferimento al fine settimana nel centro storico?

2. Il ripetersi (pur non con frequenza quotidiana) dei fatti indicati sopra è imputabile ad un’organizzazione che può essere migliorata o ad un numero limitato di risorse a disposizione?

3. Che insegnamenti trae la Polcom dal ripetersi di questi fatti e soprattutto come cambia la sua strategia per arginare questi fenomeni?

4. Intervento del 28 agosto 2020: come è stata gestita la situazione? Con che mezzi e quanti agenti di polizia sono giunti sul posto? 5. Perché nonostante precedenti segnali, la Polizia comunale è stata colta di sorpresa sabato sera?

6. Il supporto della Polcom alla Polizia cantonale è stato adeguato?

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