Come da copione, l’establishment evoca scenari apocalittici nel caso in cui il prossimo 27 settembre l’iniziativa “di limitazione” dovesse venire approvata. Tenta in particolare di terrorizzare i cittadini con lo spauracchio della cosiddetta clausola ghigliottina.
La devastante libera circolazione delle persone è infatti legata agli altri 6 accordi del pacchetto “bilaterali 1” dalla clausola ghigliottina (cade un accordo, cadono anche gli altri).
Al proposito alcune considerazioni:
1) Da nessuna parte al mondo i trattati commerciali vengono vincolati alla libera circolazione delle persone. La stessa Svizzera ha concluso in tempi recenti accordi commerciali con Stati extra UE, ma nessuno di essi prevede la libera circolazione.
2) La clausola ghigliottina è un indegno ricatto dell’UE. Il fatto che sia stata accettata costituisce l’ennesima dimostrazione di pochezza di negoziatori e consiglieri federali genuflessi a Bruxelles.
3) Non è affatto detto che, in caso di decadenza della libera circolazione delle persone, la “mannaia” verrebbe applicata. Gli Stati dell’Unione europea non hanno alcun interesse a disdire 6 accordi da cui traggono vantaggi. Perché tutti gli accordi bilaterali, non solo la libera circolazione, sono principalmente nell’interesse dell’UE. Per cui, il terrorismo su automatismi e ghigliottine è solo un esercizio di propaganda mirato a turlupinare l’elettore. Del resto, il desolante copione non è nemmeno originale: lo abbiamo già visto ai tempi