Mondo, 13 luglio 2020

"Qui non vogliamo i positivi", in Calabria scoppia una protesta anti-migranti

Ha fatto scatenare una rivolta la notizia dell'arrivo di 13 richiedenti l'asilo positivi al Coronavirus a Amantea, cittadina della Calabria. Almeno 200 cittadini furibondi del paesino italiano sono infatti scesi in strada e hanno bloccato il traffico in segno di protesta.

I migranti, riporta "Il Giornale", sono 13 pachistani risultati positivi al Covid-19 dopo essersi sottoposti al tampone ma, essendo asintomatici, non è stato ritenuto necessario il ricovero in ospedale e si è invece deciso per il loro trasferimento a Amantea. Decisione poco gradita dagli abitanti della cittadina calabrese che, come si può vedere dal video pubblicato dalla pagina Facebook "Una voce dall'Universociale" (ne trovate una parte nel video sotto), in circa 200 sono scesi in strada bloccando il traffco per chiedere la massima sicurezza e l'immediato trasferimento dei migranti in un centro
più adatto.

In Italia intanto non si placa la raffica di sbarchi: solo venerdì sono 668 i migranti giunti sull’isola maggiore delle Pelagie, mentre dei 70 migranti soccorsi al largo di Caulonia 28 sono risultati positivi al Coronavirus. Una situazione che ha spinto la governatrice della Calabria Jole Santelli a ribadire tutti gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l'epidemia è ancora fuori controllo. "Siamo stati facili profeti quando abbiamo avvertito il governo circa i pericoli relativi a un'immigrazione fuori controllo. Purtroppo, però, non abbiamo avuto ascolto e ora ci troviamo tutti a dover far fronte alle conseguenze di queste non scelte", ha dichiarato la governatrice della Calabria che ha quindi chiesto al governo italiano di allestire delle navi quarantena in cui isolare i migranti positivi.

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