Svizzera, 12 luglio 2020

Libera circolazione: la casta ci fa il lavaggio del cervello

Altro che “disoccupazione in calo”! Dal giugno dello scorso anno è aumentata del 55%!

Ancora una volta, la stampa di regime ed i galoppini della SECO pensano di prendere la gente per i fondelli. E lo fanno, ma guarda un po’, in prospettiva della votazione del 27 settembre sull’iniziativa “Per la limitazione”: quella che prevede la disdetta della devastante libera circolazione delle persone.

I burocrati ed i soldatini mediatici della partitocrazia eurolecchina tentano di fare fessa la gente giochicchiando con i dati sulla disoccupazione. Accade infatti che, secondo le cifre farlocche della SECO - la quale, ricordiamo, conteggia solo gli iscritti agli Uffici regionali di collocamento, che sono ben lungi dal rappresentare la totalità dei senza lavoro - tra maggio e giugno il tasso di disoccupazione in Svizzera e pure in Ticino sarebbe sceso di una percentuale infinitesimale (attorno 0,2%).

E naturalmente la stampa di regime, a partire da quella di sedicente servizio pubblico, si è lanciata senza remore nella manipolazione e mistificazione più sfacciata: tutti ad urlare al miracolo perché, in piena crisi da stramaledetto virus cinese, la disoccupazione addirittura diminuirebbe!

Frottole radikalchic

L’obiettivo del penoso teatrino è sempre il solito: far credere che con la libera circolazione vada tutto a meraviglia… e quindi, che motivo ci sarebbe per disdirla?
Addirittura di recente, su Azione (il settimanale radikalchic della Migros), un economista di regime senza remore scriveva che il frontalierato porterebbe solo vantaggi (sic!), che il soppiantamento di lavoratori ticinesi con frontalieri e dumping salariale “sono solo percezioni”: insomma, le stesse fregnacce che da anni l’IRE tenta goffamente di propinarci, immaginando che i ticinesi siano tutti scemi!

Siamo nella palta

Peccato che la storiella della disoccupazione in calo altro non sia che una penosa balla di fra’ Luca. Tra il mese di maggio e quello di giugno potrà magari esserci stato un
qualche minimo e non significativo - aggiustamento. Ma il raffronto va fatto tra il giugno 2020 ed il giugno 2019. E facendolo, cosa si scopre? Si scopre che la disoccupazione
è aumentata di quasi il 55%!

Altro che toni trionfalistici, altro che “miracolo”! Siamo immersi a bagnomaria nella palta! E il peggio deve ancora arrivare: aspettiamo che si esauriscano le indennità per il lavoro ridotto, e poi vedremo cosa succederà!

E’ quindi evidente che la situazione è gravissima. Ed è abietto che la stampa di regime e la partitocrazia tentino invece di vendere fumo a scopo di squallida propaganda politica pro-sottomissione alla fallita UE!

Ricordiamoci infatti che, se per disgrazia il 27 settembre l’iniziativa “Per la limitazione” dovesse venire respinta, il giorno dopo il ministro degli Esteri PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis (quello che si vanta che lui mai dirà “Switzerland first”; quello che si fa prendere per il lato B perfino da Giggino Di Maio) correrebbe a firmare lo sconcio accordo quadro istituzionale, che trasformerebbe la Svizzera in una colonia di Bruxelles.

Ritorno alla preferenza indigena

Ripetiamo per l’ennesima volta: a causa dello stramaledetto virus cinese - che ci ha impestati
per colpa della libera circolazione e delle frontiere spalancate - ci sta per piombare addosso la più grave crisi economica ed occupazionale del Dopoguerra. E di conseguenza non possiamo più permetterci l’invasione da sud!

Via la libera circolazione e ritorno alla preferenza indigena - peraltro già votata dal popolo - da applicare con il massimo rigore! Non c’è più trippa per gatti! Ne abbiamo le scuffie sature di dar da mangiare a stranieri a scapito dei “nostri”, e poi di venire pure accusati di “razzismo” dalla casta multikulti! #swissexit

Lorenzo Quadri / MDD


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