In relazione a quanto emerso in un articolo pubblicato sul "Mattino della Domenica" riguardo a presunte irregolarità alla Fondazione La Fonte di Neggio, un gruppo di granconsiglieri della Lega dei Ticinesi, primo firmatario Omar Balli, ha inoltrato martedì un'interpellanza in cui si chiedono lumi su aspetti problematici evidenziati dall'articolo menzionato sopra.
I deputati leghisti, vogliono in particolar modo sapere se corrisponde al vero che l'attuale direttore della Fondazione risiede a Zurigo ed è solo occasionalmente presente in Ticino. Altro aspetto su cui gli interpellanti chiedono risposte sono i presunti tagli e riduzioni di organico, in particolare in che modo il Cantone e l'ufficio dell'Invalidità erano a conoscenza e hanno partecipato a queste riduzioni di organiche.
Infine, gli esponenti del movimento di Via Monte Boglia, chiedono chiarimenti sul finanziamento della struttura e altri aspetti organizzativi.
Di seguito trovate l'interpellanza integrale inviata dal gruppo di deputati della Lega dei Ticinesi:
Interrogazione:
Fondazione La Fonte di Neggio: cosa sta succedendo?
Quanto segue è tratto integralmente (titolo compreso) da “Il Mattino della Domenica”.
“La Fondazione riduce attività e impieghi a scapito dei dipendenti e dell’utenza disabile
Cosa sta succedendo alla Fonte di Neggio?
Intanto però si chiedono altri milioni pubblici. E dov’ è l’Ufficio degli invalidi che dovrebbe controllare?
Alla Fondazione La Fonte di Neggio le… acque si stanno facendo agitate. La Fonte, che si occupa di persone disabili, è finanziata quasi interamente con contributi pubblici gestiti dall’Ufficio invalidi. Ed è proprio a questo ufficio, stando a nostre informazioni, che un cospicuo numero di utenti hanno di recente scritto per denunciare una situazione che, negli ultimi tre-quattro anni, è andata via via peggiorando.
I problemi sono iniziati nel 2016, quando venne scelto il nuovo direttore, in sostituzione del precedente andato in pensione. Le candidature, fatto del tutto nuovo per la Fondazione, vennero selezionate da una società “cacciatrice di teste”, la LWP di Lugano. A volere questa procedura, il presidente del Consiglio di Fondazione (CdF), ai tempi in carica da nemmeno un anno, che altri non è che il direttore di Migros Ticino: Lorenzo Emma.
Direttore residente Oltregottardo
Il direttore prescelto per La Fonte, Matteo Innocenti, è un cittadino italiano residente a Zurigo (naturalmente non si trovavano dei ticinesi con i requisiti richiesti, nevvero?). Il direttore ha il centro dei propri interessi in Svizzera tedesca, ed è presente in Ticino solo a tempo parziale. Il che è manifestamente problematico in una Fondazione che si occupa di persone disabili: una situazione d’emergenza, specie di emergenza sanitaria, può manifestarsi in ogni momento. La reperibilità del direttore è fondamentale. Eppure l’Ufficio invalidi non ha avuto nulla da eccepire a proposito della nomina di un direttore che risiede principalmente Oltregottardo.
Riduzioni e tagli
Il tandem direttore - presidente del CdF ha impostato la gestione della Fonte sui conti che devono quadrare. Ma devono farlo con i soli sussidi statali. In questo modo il CdF rinuncia ad occuparsi seriamente del Fund raising, ovvero della raccolta di soldi da donatori privati. Se non si cercano nuove entrate, occorre arrangiarsi con meno. Questo si traduce in risparmi, licenziamenti e sostituzioni. Alla Fonte negli ultimi anni sono stati effettuati tagli nel settore amministrativo, fondamentale nella conduzione di una Fondazione dall’attività ampia e sfaccettata. La Fonte infatti gestisce otto strutture, tra cui un centro diurno, alloggi, appartamenti protetti, laboratori, un’azienda agricola, una panetteria pasticceria, uno snack bar, vari punti vendita….
E’ poi stata la volta del team catering, chiuso con conseguente licenziamento dei due collaboratori e riduzione dell’offerta lavorativa agli utenti.
Imminente, se non già in corso, l’esternalizzazione del servizio di refezione della casa con occupazione di Neggio, pare per motivi di risparmio. La cuoca da anni attiva presso la Fondazione verrà dunque sollevata dall’incarico. Ad occuparsi della refezione sarà la ditta Policonsult SA che ci risulta essere un’impresa di pulizie!
Drasticamente ridotta pure l’offerta della panetteria/pasticceria “Il Fornaio” ad Agno: da tre panettieri che c’erano, ne è rimasto uno solo; e nell’aria c’è pure l’ipotesi di chiudere completamente il laboratorio di produzione per occuparsi solo della vendita.
E l’Ufficio degli invalidi?
La conseguenza di queste scelte sarà giocoforza una cancellazione di posti di lavoro destinati agli utenti invalidi. Tuttavia questi posti possono essere ridotti solo con l’avvallo dell’Ufficio degli invalidi. Il progetto di ridimensionamento è stato condiviso con l’Ufficio