Svizzera, 18 maggio 2020
Reddito di base, a Zurigo ci si riprova
Il Cantone di Zurigo potrebbe presto avviare un nuovo test di reddito di base incondizionato. Il Parlamento zurighese ha infatti approvato di misura un'iniziativa presentata da un privato. Il governo deve ora prendere una posizione.
L'iniziativa individuale presentata in parlamento lunedì è stata sostenuta da 61 deputati, quando ne servivano 60. Una volta valutata dall'esecutivo, il testo tornerà in parlamento.
Come riporta il portale "20 minuten", l'iniziativa proviene da un cittadino del comune di Regensdorf e chiede che venga introdotto "un progetto pilota supportato scientificamente" per analizzare gli effetti di un reddito di base incondizionato sui cittadini, sullo stato e sull'economia.
Il testo è stato sostenuto da 61 deputati del PS, dei Verdi e della Lista alternativa, i cui deputati hanno ritenuto che l'idea fosse degna di interesse, senza necessariamente trovarla buona, come ha affermato un deputato socialista. "Rimaniamo innovativi e testiamo questa idea empiricamente",

ha detto.
Nei partiti borghesi invece non si vuole sentire parlare di reddito di base incondizionato. Questa domanda tormenta la politica come i morti viventi, ha commentato il deputato UDC Ueli Bamert. L'idea è cattiva ed è un'utopia, ha detto.
I Verdi liberali da parte loro hanno ricordato che la pandemia di coronavirus ha causato una crisi economica. "In questa situazione, preferiamo utilizzare le risorse per rafforzare i servizi sociali piuttosto che sperimentare".
Non è la prima volta che nel canton Zurigo si valuta l'introduzione, almeno a livello di test, del reddito di base incondizionato. Nel 2018 doveva essere effettuato un esperimento, finanziato dai sostenitori del progetto, nel comune di Rheinau ma il progetto alla fine fallì in quanto la campagna di crowdfunding aveva raccolto poco più di 150'000 franchi invece dei 6,1 milioni previsti. A livello nazionale, l'introduzione di un reddito di base incondizionato era stata respinta dal 77% degli elettori nel giugno 2016.