Ticino, 09 marzo 2020

"Coronavirus: per il Consiglio federale, il Ticino è Lombardia?"

La decisione del Consiglio federale di non mettere in atto alcuna misura nei confronti della vicina Italia colpita dalla diffusione del Coronavirus, in particolare di non mettere in atto controlli e restrizioni incisive al confine, hanno portato il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri a presentare un'interpellanza al Consiglio federale, interpellanza in cui Quadri pone una serie di domande riguardo alla situazione attuale in Lombardia e le conseguenze per il canton Ticino.

Quadri chiede chiarimenti sulla situazione al confine, in particolare su quali siano i controlli messi in atto e sulla loro efficacia. L'esponente leghista si chiede inoltre lumi su aspetti apparentemente incoerenti, come il fatto che agli anziani ticinesi viene chiesto di non uscire di casa mentre i 70'000 frontalieri attivi in Ticino possono circolare nel nostro cantone senza praticamente alcuna restrizione, restrizioni che invece vengono messe in atto nella stessa Italia nei confronti di chi si trova in Lombardia.

Quadri si chiede infine, se una delle conseguenze dell'assenza di misure incisive non sia la messa in quarantena del Ticino intero, “ufficializzando così che, per il Consiglio federale, la Svizzera finisce al Gottardo”.

Di seguito trovate il testo integrale dell'interpellanza inoltrata oggi da Quadri:

Coronavirus: per il Consiglio federale, il Ticino è Lombardia?

La reazione – o meglio: la mancanza di reazione – del Consiglio federale alla decisione italiana di estendere la zona rossa all’intera Lombardia è stata completamente inadeguata.
La decisione di permettere ai 70mila frontalieri lombardi di entrare ogni giorno in Ticino senza alcuna limitazione è inaccettabile. A maggior ragione se si pensa che all’interno del Consiglio federale siede l’ex medico cantonale ticinese.

Chiedo al CF:

  • Per il Consiglio federale, il Ticino è Lombardia?
  • Quale clima immagina di aver generato in Ticino
il CF con la sua decisione di lasciare le frontiere spalancate ai 70mila frontalieri, tutti in arrivo dalla zona rossa?
  • Quali controlli vengono effettuati in dogana, dal momento che risulta che allo stato attuale entrino in Svizzera dalla Lombardia non solo i frontalieri, ma chiunque?
  • Un cittadino lombardo può spostarsi altrove solo per motivi “gravi ed inderogabili”. Se si reca in un’altra regione italiana viene fermato e sottoposto a quarantena. Però questo stesso cittadino lombardo, se frontaliere, entra Svizzera senza alcuna limitazione. Dove sta la logica?
  • Per il Consiglio federale, il rispetto pedissequo della libera circolazione delle persone e degli accordi di Schengen viene prima delle emergenze di salute pubblica?
  • Il Ticino è il Cantone con il più alto tasso di contagi da coronavirus della Svizzera: per quale motivo? Forse perché confina con il principale focolaio epidemico dell’Occidente, con il secondo tasso di mortalità al mondo dopo la Cina, e questo in regime di frontiere che restano spalancate per volontà dell’autorità federale?
  • E’ possibile che in Ticino i cittadini anziani riceveranno la consegna di non più uscire di casa per ridurre i rischi di contagio. Però 70mila cittadini provenienti dalla zona rossa lombarda possono entrare liberamente in Ticino?
  • Le decisioni sulla salute dei cittadini ticinesi (e non solo) le prendono le autorità elvetiche o il consiglio dei ministri italiano?
  • Quando la situazione in Ticino sul fronte coronavirus sarà diventata come quella della Lombardia, il Consiglio federale intende isolare il Ticino dal resto del Paese, ufficializzando così che, per lui, la Svizzera finisce al Gottardo?

Lorenzo Quadri

Consigliere nazionale

Lega dei Ticinesi

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