*Articolo dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri
Ennesima perla dei legulei del Tribunale federale (dove le cadreghe vengono distribuite dalla partitocrazia base al principio del mercato del bestiame): come sappiamo, in agosto TF ha stabilito che la tossicodipendenza diritto alle prestazioni dell’AI (Assicurazione contro l’invalidità). Geniale! Aspettiamo conoscere saranno le conseguenze di questa brillante decisione sulle casse dell’AI, ma anche su quelle delle prestazioni complementari PC). burocrati dell’Ufas, Ufficio federale delle assicurazioni sociali, si sono affrettati a dichiarare di non aspettarsi sostanziali aumenti della spesa. Per poi ammettere però di non avere idea di quante possano persone allora, come fanno a dire che non si aspettano aumenti sostanziali realtà è che non ne sanno un tubo! Ed il Mago Otelma prevede invece gli “aumenti sostanziali” cisaranno eccome!
E gli invalidi “veri”?
Saranno sicuramente entusiaste le persone che sono invalide davvero, magari anche per incidenti sul lavoro, e che devono aspettare anni per una decisione su un’eventuale rendita AI, o che addirittura hanno ricevuto decisioni negative, di sapere che adesso la mammella dell’assicurazione contro l’invalidità potranno andare a mungerla anche i tossicodipendenti. Dunque, chi è davvero invalido ma non vede riconosciuto il suo diritto, deve forse cominciare a drogarsi?
C’è anche un’altra cosetta da considerare. Chi riceve l’AI più la prestazione complementare, incassa assai di più di chi riceve solo l’assistenza. Risultato: il tossicodipendente di turno potrebbe trovarsi messo finanziariamente meglio rispetto al lavoratore lasciato a casa che non ha più trovato un altro impiego per colpa dell’invasione da sud voluta dal triciclo PLRPPD- P$$ (Verdi-anguria inclusi), e dunque è finito in assistenza. Anche in questo caso: cosa devono fare i disoccupati di lunga durata? Cominciare a drogarsi?
Terza questione: ci sono anziani che, dopo aver lavorato tutta la vita, devono arrangiarsi con la sola AVS, perché non hanno un secondo pilastro (o magari ce l’hanno, ma