Svizzera, 21 gennaio 2020

Il TAF obbliga la Svizzera ad ospitare migranti che spettano all’Italia

Interpellanza al Consiglio federale

Con alcune sentenze politiche il TAF (Tribunale amministrativo federale) ha deciso di sabotare l’accordo di Dublino.

Il TAF ha infatti stabilito che l’Italia, a causa del Decreto sicurezza bis, non offrirebbe assistenza adeguata alle famiglie di migranti ed ai migranti vulnerabili. Di conseguenza, persone che non hanno diritto a rimanere in Svizzera poiché, in base all’accordo di Dublino, andrebbero rinviate all’Italia, la quale si è oltretutto dichiarata disposta ad accoglierle, resteranno nel nostro paese, evidentemente a spese del contribuente elvetico.

Chiedo al Consiglio federale:
  • Come valuta il CF il sabotaggio dei rinvii Dublino ad opera del TAF?
  • Quali conseguenze avranno, in prospettiva, la sentenze del TAF sul numero di asilanti presenti in Svizzera ed in particolare in Ticino?
  • Quanti milioni costeranno al contribuente elvetico le sentenze del TAF contro i legittimi rinvii in Italia
di famiglie di migranti?
  • Gli altri Stati firmatari dell’accordo di Dublino rinunciano a rimandare i migranti in Italia a causa del Decreto sicurezza bis, oppure si tratta di un andazzo unicamente svizzero?
  • E’ compito del TAF stabilire se l’Italia offra o meno accoglienza adeguata ai migranti?
  • In base a quali elementi concreti, verifiche e sopralluoghi il TAF emette simili giudizi di inadeguatezza?
  • Nella denegata ipotesi in cui l’Italia, a seguito del Decreto sicurezza bis, non offrisse accoglienza adeguata ai migranti, è forse compito della Svizzera porvi rimedio mantenendo sul proprio territorio ed a spese dei propri cittadini richiedenti l’asilo che non sono di pertinenza del nostro paese?
  •  Un eventuale intervento non spetterebbe semmai ad organismi sovranazionali?
  •  
     
    Lorenzo Quadri
    Consigliere nazionale
    Lega dei Ticinesi

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