Ticino, 17 gennaio 2020
"Il volantino informativo sulla legittima difesa è distorto"
Non è piaciuto a Giorgio Ghiringhelli l'opuscolo informativo sull'iniziativa popolare "Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa" su cui saremo chiamati a votare il prossimo 9 febbraio. Secondo Ghiringhelli, le argomentazioni dei contrari presenti nel libretto allegato alle schede contiene un'informazione distorta, scrive Ghiringhelli in una lettera inviata da Ghiringhelli al Consiglio di Stato.
Per il fondatore del "Guastafeste", primo firmatario dell'iniziativa, l'informazione secondo cui il proposto rimborso spese è "una violazione del diritto federale" non corrisponde al vero. "Il Gran Consiglio infatti, seguendo le indicazioni contenute in due rapporti del suo consulente giuridico, aveva a suo

tempo approvato la ricevibilità dell'iniziativa senza nemmeno un voto contrario" scrive Ghiringhelli.
"È dunque decisamente tardivo, oltre che scorretto e ai limiti della malafede tirar fuori adesso, dandola per certa, una 'violazione del diritto federale' a un mese dalla votazione popolare e in un opuscolo informativo inviato a tutti i cittadini del Cantone, nell’ovvio intento di indurli a votare contro l’iniziativa" scrive Ghiringhelli, i quale chiede al Consiglio di Stato di emettere "in tempi rapidissimi un comunicato, in cui invita i cittadini a non tenere conto di questa argomentazione" precisando che "la violazione del diritto federale è solo un'ipotesi tutta da verificare".