Svizzera, 13 gennaio 2020

A Zurigo la nazionalità dei criminali dovrà essere comunicata (ma non l'origine)

Il parlamento del canton Zurigo ha approvato lunedì il controprogetto del governo a un'iniziativa dell'UDC che chiede che venga comunicata la nazionalità e l'origine degli autori presunti di delitte nelle dichiarazioni di polizia.

L'iniziativa democentrista chiede che la polizia specifichi sistematicamente, nei comunicati e nelle conferenze stampa, la nazionalità dei presunti autori e vittime, nonché la loro età e sesso. Inoltre, se richiesto da terzi, la polizia zurighese dovrà anche indicare l'eventuale passato migratorio delle persone coinvolte in atti criminali.

Il controprogetto del governo cantonale prevede che la polizia specifichi l'età, il sesso e la nazionalità dell'accusato e della vittima se queste informazioni non ledono alla protezione della personalità e se non esiste non vi è alcun rischio che le persone possano essere identificate. Oltre a queste ultime eccezioni, rispetto all'iniziativa dell'UDC il controprogetto non prevede che sia menzionata l'origine dei criminali.

L'UDC del canton Zurigo aveva lanciato la sua iniziativa dopo la decisione della città sulla Limmat di non fornire più la nazionalità di presunti autori e vittime di atti criminali. Il partito ha raccolto oltre 9'500 firme, quando ne servivano 6'000.


/> Per i democentristi, non fornire la nazionalità degli autori e delle vittime di atti criminali equivale a "censura" e "disinformazione". Esiste un reale interesse pubblico a conoscere la nazionalità delle persone interessate.

Gli iniziativisti non hanno ancora deciso se ritireranno la loro iniziativa. Una decisione verrà presa dopo la seconda lettura del controprogetto del governo. Se l'iniziativa viene ritirata, non vi sarà alcun voto popolare. Se viene invece mantenuto, i cittadini del cantone dovranno decidere tra l'iniziativa, il controprogetto o mantenere la situazione attuale.

La decisione della città di Zurigo va contro la tendenza in Svizzera. Sempre più polizie cantonali specificano la nazionalità degli autori. La Conferenza dei comandanti di polizia cantonali (CCPCS) aveva inoltre deciso di raccomandare di fornire la nazionalità dei criminali dopo un lungo dibattito.

Nel cantone di Soletta, nel 2012 i cittadini avevano accettato un'iniziativa analoga, sempre dell'UDC, che imponeva alla polizia e al sistema giudiziario di specificare la nazionalità dei criminali nei loro comunicati stampa. Nel cantone di San Gallo, nel 2016 il parlamento ha accettato un'iniziativa analoga da parte dei giovani UDC e ha quindi approvato un emendamento alla legge di polizia.

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