In un'interpellanza inoltrata al Consiglio federale il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri chiede al governo chiarimenti sull'Imam di Viganello Samir Jelassi, in particolare in base a quali elementi la Segreteria di stato della migrazione è giunta alla decisione di bloccare la concessione della naturalizzazione a Jelassi. Inoltre Quadri chiede se sia vero che vi sono legami tra l'Imam e l'estremista islamico implicato nella vicenda di Argo 1.
Infine, il deputato leghista chiede in che modo il Consiglio federale valuta la collaborazione tra l'Imam e la Segreteria di stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione e se quest'ultima fosse al corrente dei presunti legami con l'estremismo islamico di Jelassi.
Di seguito il testo completo dell'interpellanza inoltrata da Quadri al Consiglio federale.
Imam di Viganello: di quali elementi dispone la SEM? E come si spiega la collaborazione con la SEFRI?
E’ noto che la Segreteria di stato della migrazione (SEM) ha bloccato la concessione della cittadinanza elvetica all’imam tunisino Samir Radouan Jelassi, attivo presso la moschea di Viganello (Lugano), ritenendo che egli costituisca “una compromissione duratura della sicurezza interna ed esterna della Svizzera”. Ciò è accaduto nell’ottobre 2018.
Risulta poi che la citata moschea – stando a quanto trapelato a margine dell’inchiesta sul radicalizzatore islamista attivo in “Argo1” cui è stata recentemente revocata la cittadinanza svizzera e in altre situazioni pubblicamente note - sarebbe stata frequentata da musulmani radicalizzati e da persone poi condannate all’estero, o partite in territori di conflitto per combattere nelle fila di Daech.
Benché nessun procedimento penale