Svizzera, 08 ottobre 2019

Il PLR promette di versare un centesimo per il clima per ogni voto ricevuto, ma sbaglia il calcolo finale di uno zero

Sulla stampa domenicale e tramite comunicato stampa, il PLR ha annunciato una singolare iniziativa per raccogliere consensi da cittadini preoccupati dalla presunta emergenza climatica e allo stesso tempo “contribuire” a risolvere la stessa. Il PLR vuole compensare il costo medio delle emissioni di CO2 per ogni voto che viene dato ai suoi candidati in Svizzera, "compresi i voti di panachage", versando un centesimo per ogni voto ricevuto alla Fondazione Myclimate.

Per il responsabile della comunicazione del PLR della Svizzera romanda, Fanny Noghero, questo centesimo servirebbe a coprire "le emissioni di carbonio prodotte dalla produzione di materiale di voto e il movimento medio di un chilometro in auto per recarsi alle urne".

Il PLR si mostra quindi molto generoso, dal momento che molte persone non useranno la macchina per andare a votare. Peccato che la somma finale dell'operazione sarà molto più onerosa di quanto abbiano stimato. Nel comunicato infatti, il partito calcola che questa iniziativa gli costerà tra i 4'000 e
i 5'000 franchi. Più persone voteranno per lui, più dovrà pagare: "Per una volta, speriamo che i costi di questa campagna siano il più alti possibile", ironizzano nel comunicato.

E i liberalradicali difficilmente rimarrano delusi. Il portale “LeMatin” ha infatti calcolato i costi dell'operazione di un solo cantone, Vaud, prendendo come paragone i voti ricevuti dal PLR nel 2015. E ne è venuto fuori che nel solo canton Vaud la fattura dell' operazione sarebbe di 8867 franchi e rotti.

facendo lo stesso il calcolo in tutti i cantoni il risultato è che il PLR dovrà sborsare oltre dieci volte in più rispetto ai 4'000 o 5'000 franchi che avevano preventivato. Errore di battitura (voluto per attirare l'attenzione dei media?) o di calcolo, rimane da vedere se l'elettorato PLR premierà la svolta verde del partito, dopo che il partito ha già approvatou na tassa compresa tra i 30 e i 120 franchi per biglietto aereo e un aumento delle imposte sul carburante. 

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