Sport, 27 agosto 2019

Scoppole e pochi sorrisi: qual è il volto dell’HCL?

L’estate non sta regalando grandi soddisfazioni a Kapanen e ai suoi ragazzi che spesso hanno assaporato il gusto amaro della sconfitta in amichevole, un gusto ancora più aspro per i secchi KO incamerati

LUGANO – Sembra non avere mezze misure questo Lugano targato Sami Kapanen. I bianconeri, dopo il deludente campionato chiuso con un mesto 0-4 nei quarti di finale dei playoff, sono chiamati a rialzare la testa, nonostante alcune partenze di lusso (Merzlikins e Hoffman su tutte), ma fin qui nella preseason sono state più le scoppole ricevute che i successi e i sorrisi portati a casa. Per l’autostima e per la fiducia, in un gruppo che deve ripartire sotto una nuova guida, non è certo il massimo…

Dopo il 10-0 rifilato ai Ticino Rockets, ecco il pesante 2-6 interno incassato dal Rapperswil (!) nella serata della festa, della presentazione alla squadra e del saluto a Sébastien Reuille. A questo KO ha fatto seguito il roboante successo conquistato contro il Barys Nur-Sultan (7-3), prima di cadere in maniera roboante nella Val Venosta Cup sia contro il Colonia (0-4), sia contro l’Ingolstad (1-5).

Non un bel biglietto da visita, non una preseason che possa far stare sereni tutti, così come ha ribadito anche l’head coach, chiaramente insoddisfatto da quanto visto specie nell’ultimo weekend. Il
campionato si avvicina, l’esordio contro il temibile Losanna del 13 settembre alla Cornèr Arena è praticamente alle porte, eppure per Kapanen il lavoro non manca.

Certo, sarebbe peggio se la squadra girasse a mille ora per poi crollare durante la stagione (anche se un periodo di calo è fisiologico su tutto l’arco del campionato), così come è normale che lo staff tecnico nell’arco della varie sfide abbia deciso di far riposare qualche giocatore e abbia tentato di alternare la composizione delle linee per trovare anche i giusti meccanismi e le giuste intesa, ma è palese e innegabile che alcuni automatismi mancano, la disciplina, specie in fase offensiva, non è ancora entrata nella testa di un gruppo che da quest’anno potrà contare anche su di un centro di grande esperienza come Spooner.

Rapperswil (sabato), Zurigo (il 6 settembre) e l’Arosa (in Coppa Svizzera il prossimo 11 settembre) testeranno nuovamente il polso al Lugano che ora è assolutamente chiamato a rispondere presente, per non arrivare alla sfida con i vodesi col punto di domanda relativo a quale sia il suo vero volto.

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