Prendendo spunto da una decisione del Parlamento olandese di reintrodurre i visti per i cittadini albanesi che si recano in un paese Schengen, il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri chiede in un'interpellanza, cofirmata dalla collega Roberta Pantani, indirizzata al Consiglio federale se è intenzionato a appoggiare la richiesta olandese (essendo la Svizzera un paese membro di Schengen) e qual'è la situazione attuale in Svizzera relativa alla criminalità albanese.
Di seguito il testo completo dell'interpellanza:
Il Parlamento olandese nelle scorse settimane ha approvato a larga maggioranza una mozione per la reintroduzione dell’obbligo di visto per i cittadini albanesi che si recano nello spazio Schengen, richiesta che il governo olandese ha conseguentemente presentato alla Commissione europea. L’obbligo di visto per i cittadini albanesi è stato abolito a fine 2010 Da allora gli abitanti dell’Albania possono recarsi nei paesi dell’Unione Europea e in un’altra mezza dozzina di paesi europei associati all’area Schengen semplicemente dichiarando la destinazione e dimostrando di essere in grado di mantenersi per la durata del soggiorno, fino a un massimo di 90 giorni anche con entrate multiple in un arco di sei mesi. Il Parlamento olandese ha motivato la propria richiesta con il preoccupante aumento della criminalità, in particolare di stampo mafioso, in arrivo dall’Albania.
Nel testo votato dal legislativo si legge infatti che vi è stato “un sostanziale incremento delle attività criminali della mafia albanese in Olanda e che queste organizzazioni criminali stanno approfittando della possibilità di viaggiare attraverso l’Europa senza visto, e