Mondo, 25 aprile 2019

Bar vegano faceva pagare di più gli uomini "per compensare" la differenza salariale tra uomini e donne, due anni dopo deve chiudere

Un bar che aveva causato un'accesa discussione addebitando ai clienti di sesso maschile un sovraprezzo per “compensare” il divario salariale tra uomini e donne è ora costretto a chiudere.

Handsome Her, un bar vegano a Melbourne in Australia, aveva scatenato un dibattito globale nel 2017, quando aveva annunciato che avrebbe dato priorità alle donne nel distribuire i posti a sedere e agli uomini avrebbe fatto pagare un sovraprezzo del 18% per "compensare il divario salariale di genere".

Dopo due anni dall'annuncio, il bar ha annunciato che chiuderà le sue porte definitivamente il 28 aprile.

In un post pubblicato su Instagram e intitolato "Un bel congedo", la signora O'Brien ha scritto: "È stato a dir poco un viaggio selvaggio. Quando abbiamo aperto Handsome Her nel 2017, ci aspettavamo che forse avremmo potuto scatenarci attraverso le nostre spudorate discussioni pubbliche sulla disuguaglianza strutturale e l'oppressione.


"La tassa sull'uomo ha fatto saltare in aria internet, un'idea che non pensavamo fosse troppo radicale, eppure il modo in cui il mondo ha risposto ci ha mostrato quanto sia fragile la mascolinità e ha solidificato la necessità per noi di affrontare e smantellare il patriarcato.”
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"Eravamo solo un piccolo negozio su Sydney Rd che stava cercando di ritagliarsi uno spazio per dare priorità alle donne e ai problemi delle donne, e improvvisamente siamo diventati il ​​sacco da pugilato di Melbourne e di Internet.

"Sì, noi siamo i malvagi, discriminatori, detestatori di uomini che fanno pagare di più gli uomini quando non sapete che il divario salariale non esiste nemmeno!" Nel frattempo i club sociali dei gentiluomini vanno avanti sani e forti intorno a Melbourne e nel resto del mondo".

Ha concluso il suo messaggio ringraziando "la nostra comunità e gli amici che sono venuti e non ci hanno mai lasciato" e ha spiegato che il personale del locale sarebbe pronto "alla nostra prossima avventura al nord, dove faremo un lavoro pratico".

L'annuncio della chiusura si è rapidamente diffuso via Internet provocando reazioni contrastanti. Da una parte, probabilmente la minoranza, vi sono quelli a cui dispiace la chiusura e ritengono la mossa del locale una buona idea per affrontare i problemi delle donne. Altri invece sono più contenti, denunciando la pratica come sessista e discriminatoria, con diversi che si chiedono pure come possa essere legale per un locale discriminare i clienti in base al sesso.

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