Da diverse settimane molte città europee, in particolare in Germania, sono teatro di manifestazioni di giovani (e meno giovani) contrari alla legge sul copyright attualmente in discussione al parlamento europeo.
L'aspetto più problematico di questa legge, il cui obiettivo è di proteggere gli autori di contenuti protetto da copyright impendenone la condivisione online, è che le principali piattaforme Internet, come Facebook, Twitter o YouTube, siano costrette a introdurre un filtro che verifichi che ciò che viene pubblicato non sia materiale di proprietà di qualcun altro. In pratica non si potrebbero più pubblicare video o immagini di film, fotografie, suoni, libri senza l'esplicito consenso dell'autore.
Il parlamento UE, di fronte alle critiche giunte da più parti, ha già introdotto eccezioni come la condivisione a scopo non commerciale, senza però riuscire a fugare i timori di chi ritiene si tratti solo di un tentativo di controllare ciò che viene condiviso online.
E così si è arrivati, con l'avvicinarsi del voto decisivo, a manifestazioni sempre più numerose e con un pubblico che è andato via via aumentando. In Germania ad essere preso di mira in particolare l'europarlamentare Axel Voss, principale ideatore della legge, e il suo partito CDU con i dimostranti che hanno usato lo slogan "#NieMehrCDU" ("mai più CDU") per mostrare la loro opposizione all'operato del partito.
Criticate anche l'SPD, anch'essa favorevole alla legge, e l'Unione europea. Come si può vedere nell'immagine sotto, le manifestazioni hanno avuto luogo perlopiù nell'Europa centrale e orientale. Se si può capire l'assenza del Regno Unito, alle prese con