Svizzera, 23 marzo 2019
Bimbo ucciso a Basilea, la 75enne era piena di debiti
Ma perché? È la domanda che a Basilea si stanno facendo tutti all’indomani della morte di un bambino di sette anni pugnalato da una 75enne. E un perché, per adesso, non c’è ancora.
La Procura cantonale ha comunicato che la donna , di nazionalità svizzera, è stata sottoposta a una perizia psichiatrica. Il movente che ha spinto l’anziana al folle gesto è ancora tutto un punto di domanda, anche perché la vittima non aveva nessun tipo di rapporto con l’omicida.
Secondo quanto riportato da Telebasel e il 20 Minuten,

però, il nome della 75enne non era del tutto sconosciuto alle forze dell’ordine. Come riportano i media oltre Gottardo, nel 2008 a suo carico c’era stata una procedura fallimentare dopo che aveva accumulato debiti per oltre 100mila franchi. A causa della scomoda situazione finanziaria era stato anche nominato un curatore.
L’autopsia sul corpo del piccolo ha appurato che la donna ha inflitto con un coltello una grave ferita all’altezza del collo. Il piccolo era stato portato all’ospedale in ambulanza per un’operazione d’urgenza, rivelatosi vano.