"Sconcerto, ma nessuna sorpresa". La Lega dei Ticinesi, in un comunicato trasmesso ai media, prende posizione sulla risposta del Consiglio federale all'interpellanza del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri (vedi articoli correlati), la quale in sostanza chiedeva sostegno a Berna nel caso in cui il Ticino prendesse la decisione di bloccare i ristorni dei frontalieri. Di conseguenza, "stante la volontà del Consiglio federale", secondo il movimento di Via Monte Boglia, "il Consiglio di Stato non ha più alcuna scusa" per non decidere il blocco dei ristorni.
Di seguito il comunicato integrale:
La Lega dei Ticinesi prende atto con sconcerto, ma senza nessuna sorpresa, della risposta del Consiglio federale all’interpellanza del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri su un appoggio del CF al Ticino in caso di decisione di blocco dei ristorni da parte di una maggioranza del CdS davanti all’ormai evidente (da anni) volontà italiana di affossare il “nuovo” accordo sulla fiscalità dei frontalieri.
Il CF nella sua presa di posizione ribadisce il proprio njet a qualsiasi misura volta a far efficacemente valere le ragioni elvetiche nei confronti dei vicini a sud. E dire che quattro anni Eveline Widmer Schlumpf aveva promesso la disdetta unilaterale della Convenzione del 1974…
Con i suoi reiterati inviti a proseguire sempre e comunque sulla via, ampiamente dimostratasi fallimentare, del dialogo inconcludente,