Svizzera, 03 febbraio 2019

Canone SSR: ci rubano 600 milioni per farsi il tesoretto!

Ad evidenziare l’inghippo è stato Le Matin nell’edizione di venerdì (edizione online: ormai c’è solo quella).

Altro che la storiella del canone radioTV a 365 franchi. 11 economie domestiche su 12 nell’anno di disgrazia 2019 pagheranno di più. Anche parecchio di più. Di conseguenza, nelle casse federali alla voce “canone” entreranno 1,9 miliardi invece degli annunciati 1,3: 600 milioni extra, che verranno estorti ai cittadini dalla Serafe. Ovvero la società di incasso che ha preso il posto della Billag. E questi soldi prelevati “in esubero” non verranno mai più restituiti!

Fatturazione galeotta

Come è possibile un simile ladrocinio? Risposta: tramite il sistema di fatturazione deciso dall’Ufficio federale della comunicazione (UFCOM). Sistema che prevede per il 2019 una riscossione in acconti, con l’invio delle bollette scaglionato sull’arco dei 12 mesi, a cui si aggiunge il canone annuale. Chi ad esempio è inserito nel gruppo che riceverà la fattura in maggio dovrà pagare una fattura parziale di 152.10 Fr, quota parte da inizio anno fino a maggio, in seguito riceverà la fattura completa di 365 Fr per il periodo che va da maggio 2019 a maggio 2020.

Chi riceverà la fattura in ottobre dovrà pagare la quota parte per i mesi da gennaio ad ottobre (273.75 Fr) più il canone intero per il periodo da ottobre 2019 ad ottobre 2020. La fattura successiva, di 365 Fr, gli arriverà in ottobre 2020, e coprirà i 12 mesi seguenti. E così via. Più tardi arriva la fattura parziale per il 2019, più essa diventa consistente. Il problema è che il canone dovrà essere versato “a vita”; non è un sistema a termine da cui si possa uscire. A meno di trasferirsi all’estero.

Quindi, i soldi versati in più nel 2019 tramite le fatture parziali non saranno né compensati, e nemmeno restituiti l’anno dopo (per informazioni più dettagliate, si veda il sito www.lematin.ch).

Il tesoretto così accumulato, come detto di circa 600 milioni di Fr, servirà - secondo le dichiarazioni dell’UFCOM a Le Matin — a “coprire i bisogni finanziari dei beneficiari del
canone nel 2019”. Quindi in massima parte se lo cuccherà l’emittente di regime SSR!

“UFCOM peggio di Bertoldo”

La situazione non va giù al consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, membro del comitato No Billag.

La prima considerazione - osserva Quadri - è che, se i cittadini svizzeri avessero approvato l’iniziativa No Billag, questi problemi non li avremmo... Fuor di battuta, V “era” della Serafe comincia decisamente col piede sbagliato. Prima il caos con gli indirizzi, adesso questa vicenda dei versamenti
parziali che non verranno restituiti.

Di conseguenza, per l’anno 2019, ci saranno economie domestiche che, oltre ai 365 Fr di canone, pagheranno fino a 334 Fr in più: si
 tratta di quelle inserite nella fatturazione di dicembre, come spiega Le Matin di venerdì. Dunque, c ’è chi per il 2019 pagherà quasi due canoni radiotv. Questo è un furto legalizzato. Si derubano i cittadini per ingrassare la SSR. Senza contare che stiamo ancora aspettando la restituzione integrale dell’IVA prelevata illegalmente sul canone. La situazione è scandalosa. L’UFCOMne combina peggio di Bertoldo ”.

Chi è responsabile del furto?

La modalità di fatturazione scaglionata sui 12 mesi è stata decisa dall’Ufficio federale delle telecomunicazioni. Quindi la colpa dei furti è sua. Proprio perché a decidere la rapina ai danni dei cittadini è stato un ufficio federale, è evidente che la politica deve intervenire. Quanto riscosso tramite fatture parziali per il 2019 va restituito nel 2020, fino all’ultimo centesimo. LI sospetto è che il furto sia stato pianificato a tavolino, per dotare l’emittente di regime SSR di risorse supplementari.

E se la restituzione non fosse possibile per motivi tecnici?

Spero che i burocrati federali non pretenderanno di propinarci anche questa fregnaccia. Ci si riempie la bocca con la “digitalizzazione ” e poi non si è in grado di fare due conti con il pai- lottoliere? Ribadisco: questi soldi vanno restituiti. Altro che creare tesoretti a beneficio degli amichetti della SSR! Inoltre, secondo le dichiarazioni dell’UFCOM, le economie domestiche sono state ripartite nei 12 gruppi di fatturazione (uno al mese) in modo del tutto casuale. Ciò significa che se qualcuno pagherà un surplus alto o basso dipende unicamente dalla “sfiga”. Ma stiamo scherzando? E’ chiaro che su questo tema presenterò un atto parlamentare a Berna.

Che conclusioni trarre da questa vicenda?

Che nell ’ambito della votazione sull’iniziativa No Billag, i cittadini sono stati presi doppiamente per i fondelli.

Primo: come c’era da aspettarsi, i cambiamenti promessi dalla radioTV di Stato sono rimasti lettera morta, perché nulla è successo. Secondo: adesso “si scopre che ” anche il canone a 365 Fr è una fanfaluca. Mi auguro che questa autentica truffa statale ai danni dei cittadini dia finalmente il là al lancio dell ’attesa iniziativa popolare per ridurre il canone radiotelevisivo a 200 Fr. E spero anche che, quando si tratterà di votare su questa iniziativa, la maggioranza degli svizzeri avrà aperto gli occhi...

MDD


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