Nelle giornate di ieri e oggi, presso il Centro cantonale della protezione civile di Rivera, si è tenuto l'annuale Rapporto di Corpo della Polizia cantonale. In apertura, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha sottolineato che "la nostra azione è rilevante per il sistema Ticino"; da un lato per mantenere alto il livello di sicurezza del territorio mentre dall'altro per garantire l'attrattività economica e turistica del cantone.
Complimentandosi con i presenti per la qualità del lavoro svolto, per la dimostrazione di attaccamento al Corpo e per i successi ottenuti dalla Polizia cantonale nel 2018, nell'ambito di un maggiore presidio del territorio con diminuzione del numero di reati commessi e dell'efficienza dimostrata a livello svizzero ed estero, ha evidenziato che "la sicurezza pubblica del Ticino è sensibilmente migliorata negli ultimi anni".
Non bisogna comunque abbassare la guardia secondo il direttore del Dipartimento delle istituzioni, continuando a garantire al Corpo investimenti e risorse adeguate. In ottica futura, il Consigliere di Stato ha tracciato la rotta verso una sempre maggiore specializzazione della Polizia cantonale da ottenere attraverso un'ancora migliore coordinazione con gli altri partner della sicurezza, in modo da anche garantire maggiore vicinanza alla popolazione, maggiori sforzi nel contrasto della cybercriminalità, maggiore coordinazione tra Polizia cantonale e Ministero pubblico nel contrasto della criminalità economica e di quella organizzata, in quest'ultimo settore in collaborazione con la Confederazione.
Gobbi ha infine posto l'accento sul rafforzamento delle iniziative di prevenzione nonché sull'importanza di dotarsi di nuovi strumenti per migliorare l'operatività, che deve essere resa ancora più celere. Il Comandante Matteo Cocchi ha in seguito ripercorso, a parole e immagini, quanto svolto durante lo scorso anno, e informato agenti, inquirenti e amministrativi sugli obiettivi che s'intendono raggiungere nel 2019.
Secondo il Comandante i futuri cambiamenti organizzativi dei partner della sicurezza, in particolare quelli che interessando le polizie comunali, impongono alla Polizia cantonale di riorientare le proprie attività e di meglio allocare le risorse umane a disposizione. "Specializzazione in ogni settore della Polizia cantonale, sarà la parola d'ordine per i prossimi anni" ha dichiarato il Comandante. In particolare, ha evidenziato, "favorendo un ancor più accentuato presidio del territorio ed una ancor maggiore attenzione alle sfide della moderna criminalità. Questo attraverso nuove strategie che dovranno essere specialistiche, di nicchia e prioritarie nel contesto generale: a livello informatico, economico/finanziario, di sorveglianza