Ticino, 03 gennaio 2019

Scontri a San Siro: torchiato “Il Rosso”, titolare della ditta di Muralto

Marco Piovella ieri è stato interrogato ieri a Milano in merito ai disordini di Santo Stefano in cui è morto Daniele Belardinelli, anche lui legato al Ticino per motivi lavorativi

MILANO (Italia) – Era atteso ieri dal giudice per l’interrogatorio per le indagini relative agli incidenti avvenuti nella zona dello stadio di San Siro lo scorso 26 dicembre e Marco Piovella si è presentato con un giaccone che ne copriva il volto. “Il Rosso”, titolare di una ditta di “lighting design” con una sede anche a Muralto, ha però rispettato il codice della curva, non dicendo ai magistrati nulla in più di quanto già sapessero. Soltanto quando il discorso è finito sulla morte del suo amico, il Belardinelli, “Il Rosso” ha avuto un momento di sconforto.

Su di lui pesa sempre l’accusa di rissa aggravata dall’omicidio proprio di Daniele Belardinelli – anche lui legato al Ticino per motivi lavorativi – che era venuto a dar manforte insieme ai tifosi del Nizza prima della partita contro il Napoli per quello che si è rivelato un agguato in piena regola, un appuntamento che le due tifoserie si erano quasi date.

Eppure il curriculum
di Marco Piovella non farebbe immaginare nulla di tutto questo: laureato in design, titolare di un’azienda con sei dipendenti ed incensurato, “Il Rosso” doveva fare i conti soltanto con un Daspo. Piovella si è avvalso della facoltà di non rispondere, nonostante le accuse mosse nei suoi confronti da altri frequentatori della curva Nord dell’Inter: oggi verrà riascoltato dal pm.

Piovella, che era il responsabile della coreografie più belle e intriganti che venivano usate durante i big-match, ha avuto un sussulto quando il discorso ha toccato la morte del Belardinelli. “Era un fratello maggiore per me, se non fossi andato a casa sua a mangiare a Natale forse non sarebbe venuto anche lui a San Siro e non sarebbe accaduto ciò che è successo – ha detto – Non ho visto la dinamica dell’incidente, solo una persona a terra e una berlina scura, che non sono in grado di riconoscere, che gli passava sopra con le ruote. Mi sento moralmente colpevole della sua morte”.

Guarda anche 

Dopo il diluvio non spunta il sole: per il Lugano il secondo posto resta un miraggio

LUGANO – Sembra decisamente un film già visto. Il 29 luglio 2017 Lugano-San Gallo venne interrotta alla pausa per il maltempo, mentre i bianconeri conducevan...
27.11.2025
Sport

Lui scende in campo, i ladri gli svuotano casa: Vardy derubato di un bottino di 100'000 euro

SALÒ (Italia) – Come benvenuto in Italia, non è niente male. Jamie Vardy, attaccante della Cremonese, si è ritrovato una brutta sorpresa dopo a...
25.11.2025
Sport

Ahi Ahi, Sommer: nuovamente nel mirino della critica

MILANO (Italia) – Qualche scricchiolio, nel rapporto tra la tifoseria interista e Yann Sommer, c’era già stato lo scorso anno, quando l’enorme ab...
25.11.2025
Sport

Lugano, che colpaccio: Thun espugnata e si vola in classifica

THUN – Da matricola a regina della Super League: il Thun in questa prima parte di stagione ha e sta stupendo tutti, comandando un campionato davvero strano, giocand...
23.11.2025
Sport

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto