Sport, 07 novembre 2018
Prova di forza e di testa: questo Lugano è davvero in crescita
L’1-1 rimediato contro il temibilissimo Frölunda ha mostrato nuovi passi in avanti da parte di Chiesa e compagni: ora si può guardare al futuro prossimo con più ottimismo
LUGANO – Se qualcuno si chiedeva se il Lugano, dopo aver vinto quattro delle ultime cinque partite di campionato, fosse in crescita o se quei successi fossero solo frutto del caso, ieri sera ha ricevuto quella che sembrerebbe essere la risposta definitiva: i bianconeri ci sono, i bianconeri sono sempre più vivi, i bianconeri sanno soffrire quando c’è necessità anche al cospetto di avversari davvero temibili e sanno poi fare la partita quando hanno l’occasione.
L’1-1 maturato al termine dei 60’ disputati ieri sera alla Cornèr Arena al cospetto del Frölunda, nell’andata degli ottavi di Champions Hockey League, non solo lascia aperta ogni possibilità di qualificazione in vista del ritorno (20 novembre a Göteborg), ma ha mostrato il volto migliore del Lugano e i suoi passi in avanti dal punti di vista tecnico, tattico e mentale.
Sì perché gli svedesi per i primi 40’ hanno mostrato davvero un hockey spumeggiante, veloce, fatto i fraseggi impressionanti da far venire il mal di testa un po’ a
tutti, ma i ragazzi di Ireland hanno avuto il gran merito di vacillare, di saper soffrire, ma di non cadere al cospetto di una formazione davvero molto forte. Certo, Merzlikins ha dovuto fare a volte gli straordinari, ha dovuto compiere qualche intervento davvero sopra le righe – anche se il lettone ha abituato da sempre a parate di tutto rispetto – ma il pareggio di Haapala ha tenuto a galla tutte le speranze di qualificazione e ha rimesso in parità un incontro che nel terzo periodo i bianconeri hanno rischiato anche di poter vincere.
Si è quindi visto un Lugano in crescita, grazie a un gioco via via più fisico, più intelligente, che ha permesso a Chiesa e compagni di recuperare tantissimi dischi e di operare in velocità… peccato per il timing che spesso è venuto meno al momento decisivo.
Poco male, il ritorno in terra svedese si preannuncia equilibrato e aperto, ma in vista della ripresa del campionato – il 13 novembre si riparte col derby alla Valascia – la truppa sottocenerina ha dato prova di essersi ritrovata.