Ticino, 31 ottobre 2018
Zali: “Un aiuto ai cittadini”
La siccità degli ultimi giorni ha provocato dei deficit idrici in alcuni Enti locali ticinesi
Il DT, in collaborazione con il Laboratorio cantonale, va in loro aiuto con misure d’emergenza
La siccità ha nuovamente colpito alcune zone del Canton Ticino, e le precipitazioni di questi giorni non saranno sufficienti a colmare nell’immediato il deficit idrico che si è venuto a creare in alcuni Enti locali; così il Dipartimento del territorio, in collaborazione con il Laboratorio cantonale, si è subito attivato, offrendo un importante servizio di consulenza ai Comuni che si trovano in difficoltà idrica, e permettendo loro di accedere a pozzi e sorgenti di riserva.
Accesso alle sorgenti d’emergenza
Qualsiasi Comune che si trovi confrontato con questa problematica potrà infatti richiedere una concessione temporanea all’Ufficio cantonale della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico (UPAAI) del DT e al Laboratorio cantonale. Va ricordato, che in caso di preparazione all’inserimento di un Comune in una sorgente d’emergenza, l’Ente locale dovrà verificare lo stato della fonte mantenendola pulita e protetta con un recinto provvisorio in un raggio di almeno dieci metri dalla captazione e liberando i canali di drenaggio per proteggere le zone sottostanti dai pericoli naturali che potrebbero manifestarsi in seguito alle piogge attualmente in corso.
Il DT aiuta i Comuni
Ricordiamo che l’UPAAI aiuta i Comuni nella gestione delle acque e, come detto, durante le emergenze, grazie all’allestimento del Piano cantonale di
approvvigionamento idrico, che favorisce il collegamento degli acquedotti e la diversificazione delle fonti, alla promozione dell’uso parsimonioso dell’acqua grazie a consulenze tecniche e scientifiche, alla ricerca di perdite negli acquedotti, e alla posa generalizzata di contatori; non da ultimo, all’allestimento del modello di regolamento cantonale che pone precise disposizioni anche in materia di uso parsimonioso dell’acqua.
Zali: “L’acqua è un bene prioritario”
“Se in passato l’acqua veniva sfruttata, oggi deve invece essere gestita e tutelata come si tutela un bene prioritario” tiene a sottolineare il consigliere di Stato leghista Claudio Zali, aggiungendo che “solo in questo modo saremo preparati a garantire uno sviluppo realmente sostenibile. A tal proposito, le opere di approvvigionamento idrico ” conclude il direttore del Dipartimento del territorio “rivestono un ruolo di primaria importanza che vanno in aiuto dei Comuni”.
Uso parsimonioso dell’acqua
In queste situazioni, come già anticipato, va promosso un parsimonioso uso dell’acqua sia da parte delle autorità comunali che dalle economie domestiche. Le autorità locali dovranno informare la popolazione in merito alPemergenza idrica, emanare un’ordinanza sul divieto d’irrigazione, chiudere le fontane a getto continuo, verificare eventuali perdite, e, come già sottolineato, mantenere pulite le sorgenti. Le economie domestiche dal canto loro dovranno evitare gli sprechi.