Mondo, 04 settembre 2018

Caos in Libia: "Ennesimo fallimento UE, ma è qui che si gioca la sua credibilità"

La Libia è nel caos le ripercussioni per l'Europa sono immediate con l’Italia che  rischia di perdere la sua influenza su un Paese chiave del Mediterraneo a spese delLa Francia , in quanto la confusione genera ingovernabilità e che l’ingovernabilità non permette a Fayez al Sarraj di controllare il Paese, facendo crescere il potere di Khalifa Haftar, vicino a Parigi. Una guerra diplomatica fra Italia e Francia che rischia anche di veder fallire i tentativi di una “pax italiana” a discapito del caos. Un pericolo per gli interessi economici, energetici e di sicurezza italiani e che mette a rischio a anche il resto del l’Europa.

E l’Europa, che fine ha fatto? La domanda sorge spontanea visto che l’Unione europea è stata da sempre coinvolta sulla Libia quando si è parlato di migranti, ma non sembra avere alcun peso quando si tratta di capire il futuro di uno Stato e che è a pochi chilometri dalla sua frontiera esterna. Si parla di Francia, di Emmanuel Macron, di Italia, di Stati Uniti o di Russia. Ma dov’è l’Europa, visto che qui si gioca gran parte della sua sicurezza nel Mediterraneo?

Il silenzio di Bruxelles, evitando di considerare le dichiarazioni di facciata, è assordante. Ieri, il portavoce per gli Affari Esteri della Commissione europea, Carlos Martin Ruiz de Gordejuela, ha detto che “non c’è alcuna soluzione militare” a quanto sta avvenendo a Tripoli e che l’Ue “sostiene fortemente il processo di mediazione inclusivo avviato dalle Nazioni Unite e gli sforzi del rappresentante speciale Ghassan Salamé”.

Il funzionario ha poi aggiunto che “si aspetta che tutti i legittimi attori in Libia concorrano verso questo obiettivo, nello spirito del compromesso e mettendo in primo piano gli interessi del popolo libico”. Parole affascinanti che però appaiono più come auspici che come strategie.
La realtà dei fatti è che oggi non esiste alcuna politica estera dell’Unione europea e non esiste alcuna convergenza fra partner europei. La Libia è nel caos e questo conflitto latente fra Parigi e Roma è la dimostrazione
che, anche in questo caso, non c’è convergenza d’interessi fra gli Stati europei.

L’Ue si gioca la sua credibilità in questi mesi: è inutile nasconderlo. Assediata da crisi finanziarie, migratorie e divergenze politiche, Bruxelles adesso si trova a dover capire come muoversi per affrontare una crisi profondissima in un territorio in cui è completamente assente. Sono gli interessi nazionali a prevalere su quelli europei. Ed è il campione dell’europeismo di facciata,  Macron, ad averne dato l’esempio più concreto.

Questa crisi in Libia è un banco di prova importante. L’Italia una strategia l’aveva, ma non è piaciuta. Soprattutto a Parigi. E ora la Libia si ritrova a vedere davanti a sé lo specchio della distruzione. L’Unione europea non ha uno scopo e non si sa esattamente da che parte si muove. È evidente che i suoi appelli riguardanti le Nazioni Unite sono del tutto ininfluenti quando sono le potenze nazionali che decidono i destini della Libia. 

Del resto l’ha dimostrato anche l’operazione Sophia per il traffico di migranti dalla Libia verso l’Italia. Dopo il vertice informale dei ministri a Vienna, si è capito che l’Europa non aveva alcun peso e che erano i singoli governi a decidere autonomamente per il proprio interesse nazionale.
E ora, sempre sulla Libia, la questione è di nuovo all’ordine del giorno. Se l’Europa esiste, dovrebbe prima di tutto imporre a chi soffia sul fuoco delle milizie che avere una nuova Somalia sotto la Sicilia è prima di tutto un problema europeo, e non solo italiano. Ma sembra difficile credere che qualcuno a Bruxelles possa imporsi su Macron e sui suoi alleati. Non lo fecero con Nicolas Sarkozy, quando l’allora presidente francese decise di rovesciare Muhammar Gheddafi. E non la faranno adesso, con un Macron in piena deriva coloniale.

L’Unione europea sta naufragando. E la Libia, che è la prima minaccia nel Mediterraneo, è l’ultima occasione per dimostrare che non è ancora scritta la parola “fine” sull’Ue.

(Via gliocchidellaguerra.it)

Guarda anche 

Ginevra non accetterà più allievi frontalieri nelle sue scuole, francesi infuriati

Il Canton Ginevra in futuro non accetterà più allievi residenti al di fuori del cantone, in stragrande maggioranza frontalieri. Il Consiglio di Stato ginevr...
13.06.2025
Svizzera

Mortale durante la finale di Nations League: “È accaduto a 5 m da me. Sono cose che ti lasciano sbalordito”

MONACO DI BAVIERA (Germania) – La finale di Nations League che si è disputata domenica sera, con in campo Spagna e Portogallo – e che ha visto imporsi ...
10.06.2025
Sport

In Italia fallisce il referendum di sinistra e sindacati per agevolare la naturalizzazione

Lunedì in Italia è fallito il referendum sulle misure volte a facilitare l'ottenimento della cittadinanza e a revocare delle misure di liberalizzazione ...
10.06.2025
Mondo

Cade dagli spalti e muore: tragedia nella finale di Nations League

MONACO DI BAVIERA (Germania) – Il Portogallo ieri sera, al termine dei calci di rigore, ha conquistato la sua seconda Nations League, battendo la Spagna, dopo il 2-...
09.06.2025
Sport

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto