Una bomba è esplosa davanti alla sede della Lega a Villaorba, nella provincia di Treviso. Il fatto è avvenuto probabilmente domenica ma se ne ha avuto notizia solo ieri. Stando a quanto rivela il Corriere della Sera, non ci sarebbero feriti. Un secondo ordigno inesploso era presente, ciò che ha reso necessario l'intervento degli artificieri per disinnescarlo.
Secondo la polizia il primo ordigno doveva essere una trappola per attirare le forze dell'ordine e i soccorsi sul posto e a quel punto sarebbe dovuta esplodere la seconda bomba, molto più potente della prima. Gli inquirenti seguono la pista anarchica, dopo che l'atto è stato rivendicato da una cellula anarchica locale.
Non sono poi tardate a arrivare le reazioni degli esponenti della Lega. Il segretario della Lega Matteo Salvini ha scritto in un tweet "Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima". E lancia l'hashtag #iononmollo. "Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale" ha invece commentato Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto.