BERNA - “Nessun costo generato dalla ‘Flottilla per Gaza’ deve rimanere a carico del contribuente”. È il principio che guida l’interpellanza depositata dal consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri al Consiglio federale, dopo l’invio delle fatture ai 20 partecipanti svizzeri alla Global Sumud Flotilla.
Negli ultimi giorni di novembre, la Confederazione ha infatti chiesto rimborsi individuali compresi tra 300 e 1’047 franchi, con termine di pagamento a 30 giorni. Una decisione che apre interrogativi rilevanti sui costi complessivi sostenuti dallo Stato per il sostegno e il rimpatrio dei partecipanti.
Quadri chiede di conoscere la spesa totale sostenuta dalla Confederazione, “inclusi tutti i costi interni”, e l’ammontare che verrebbe incassato qualora tutte le fatture fossero pagate. Ma soprattutto pone il problema dell’eventuale differenza tra costi reali e incassi effettivi.
Nel mirino anche il rischio che eventuali mancati pagamenti finiscano per essere coperti dal credito di 23 milioni di franchi stanziato per il cosiddetto “Piano di pace per Gaza” o, peggio, scaricati sui contribuenti. L’interpellanza chiede inoltre se siano stati presentati ricorsi, quanti abbiano già pagato e se verranno avviate procedure esecutive contro i morosi.
Interpellanza di Lorenzo Quadri al Consiglio federale





