In Germania si stanno scaldando i motori per dar vita ad una forza socialista, radicata nella classe operaia, non allergica alle masse popolari, sovranista, euroscettica e contraria all’immigrazione di massa. Una forza che mira a recuperare una parte consistente dell’elettorato tradizionale di sinistra, fagocitata dalle destre radicali, ad Est come ad Ovest. E’ il laboratorio a cui stanno lavorando Sahra Wagenknecht, portavoce del gruppo parlamentare della Linke, ed Oskar Lafontaine, storico rappresentante dell’ala antiliberista della socialdemocrazia, transitato nel medesimo partito.
Si chiamerà “Aufstehen”, che in tedesco significa alzarsi, svegliarsi, sollevarsi. Ufficialmente si tratta di un movimento trasversale, a cui hanno aderito anche esponenti delusi dei Verdi e del Spd, nato da un appello online già sottoscritto da decine di migliaia di cittadini. Un movimento che vuole condizionare l’agenda politica ed il dibattito di tutta la sinistra in Germania. Ma, in realtà, quello che nascerà all’inizio di settembre potrebbe essere un vero e proprio soggetto elettorale, alternativo alla stessa Linke. La tregua armata siglata dopo il congresso della formazione sembra, infatti, non reggere ed è sempre più evidente lo scontro tra due linee opposte. Da una parte quella governista ed europeista di Katja Kipping, Bernd Riexinger e Gregor Gysi, sensibile alle solite campane della sinistra continentale radical e liberal, favorevole ad un’unità d’azione con le dirigenze di Spd e Verdi sui temi come i diritti civili e le politiche dell’accoglienza; dall’altra quella guidata, appunto, dal duo Wagenknecht - Lafontaine, che ha lo zoccolo duro nei territori dell’ex Ddr ed avanza forti critiche verso Ue, euro, Nato, russofobia cronica e la strategia sull'immigrazione seguita dai governi Merkel, sostenuta anche da pezzi della stessa Linke.
Per i fondatori di “Aufstehen” è fondamentale compiere una forte autocritica e ridiscutere la rotta su rifugiati, frontiere aperte, sicurezza e sovranità nazionale. Sono questi i punti dolenti che, in presenza