L'Ufficio federale delle strade (USTRA) dovrebbe rinunciare a introdurre ulteriori limiti di 80 km/h in autostrada. È quanto chiede una mozione del Consigliere nazionale Lorenzo Quadri presentata al Consiglio federale. All'origine della richiesta vi sono i piani annunciati dall’Ufficio federale dell'USTRA, che entro il 2030 intende introdurre questo limite negli orari di punta in caso di superamento della capacità della rete, con l’obiettivo di “migliorare la fluidità del traffico”.
Come ricorda Quadri, l’intera autostrada A2 (quindi tutto il Ticino) sarebbe interessata dalla misura ed esprime il timore che tale limite finisca per diventare di fatto generalizzato. "USTRA ha annunciato che, prima di rialzare il limite, il sistema “attende che le condizioni di traffico si siano stabilizzate nell’intero tronco autostradale”. Ciò significa che ci saranno dei lunghi periodi in cui gli 80 all’ora resteranno in vigore, anche in assenza di “superamento della capacità di trasporto”, quindi a carreggiata libera", scrive il consigliere nazionale.
Nella mozione Quadri sottolinea come le autostrade non siano state concepite per una circolazione a 80 km/h. "Il risultato dell’introduzione di un simile limite sarà il riversamento dei veicoli sulle strade cantonali e comunali. Ossia la creazione di ulteriore traffico parassitario negli abitati". L'esponente leghista evidenzia inoltre una prevedibile opposizione della popolazione a un ulteriore abbassamento dei limiti di velocità. Il deputato leghista indica anche misure alternative per migliorare la fluidità del traffico sull’A2, in particolare nel tratto a sud di Rivera, come la disattivazione dei semafori alle gallerie del San Salvatore e della Collina d’Oro.
Un altro punto critico riguarda il rischio che il nuovo limite venga sfruttato soprattutto "per fare cassetta". "Il nuovo limite non è giustificato da alcun motivo di sicurezza, ma solo da discutibili scelte politiche di USTRA", evidenzia Quadri. Infine, viene citato uno studio riportato dalla rivista specializzata francese L’Argus, secondo cui la guida a velocità troppo basse in autostrada può favorire la sonnolenza, con potenziali conseguenze negative sulla sicurezza. Sulla base di questi elementi, Quadri chiede quindi al Consiglio federale di abbandonare il progetto di nuovi limiti di 80 km/h sulle autostrade.





