Svizzera, 12 ottobre 2025

80 all’ora in autostrada? Anche no!

Alcune brevi considerazioni sull’intenzione del Consiglio federale di introdurre entro il 2030 la possibilità di limitare la velocità su tutta l’autostrada A2 a 80 km/h nei periodi di punta, ufficialmente per ridurre le code.

1. Se le autostrade in Svizzera in generale e in Ticino in particolare sono intasate, la colpa è dell’immigrazione incontrollata e – per quel che riguarda il nostro Cantone – dell’eccesso di frontalieri. Ringraziamo pertanto la libera circolazione delle persone. Con l’accordo di sottomissione all’UE, la situazione peggiorerebbe ulteriormente.

2. Le autostrade non sono fatte per viaggiare a 80 all’ora. Il risultato dell’introduzione di un simile limite generalizzato sarà il riversamento dei veicoli sulle strade cantonali e comunali: ossia negli abitati.



3. Per migliorare la fluidità del traffico autostradale, soprattutto a sud di Rivera, la prima cosa che deve fare l’Ufficio federale delle strade (USTRA) è spegnere i semafori alle gallerie del San Salvatore e della Collina d’Oro, come da mia mozione tuttora pendente a Berna. Semafori che provocano colonne con conseguente spostamento del traffico sulle strade cantonali e comunali: lo ammette anche il Consiglio federale nella sua presa di posizione. Inoltre, c’è il fondato sospetto che questi impianti vengano azionati per creare artificialmente delle code. Sul tema, il granconsigliere PLR Andrea Rigamonti e cofirmatari hanno presentato un’interrogazione al CdS: si attendono le risposte.

4. Così come i 30 all’ora sulle strade comunali, anche gli 80 all’ora in autostrada verranno poi utilizzati per fare cassetta con i radar e per ritirare patenti.

5. L’Argus, storica pubblicazione francese specializzata nel settore automobilistico, già nel 2011 svolse uno studio scientifico da cui emerge che guidare a bassa velocità in autostrada induce sonnolenza. Si dirà che non c’era bisogno di uno studio per arrivarci, ma il risultato è validato da una neurofisiologa specialista in medicina del sonno, che afferma: “Viaggiare a velocità costante trasforma la guida in un atto automatico, porta a perdite di vigilanza ed induce la sonnolenza”. Qui siamo davanti a un problema di sicurezza. Quella stessa “sicurezza” che però viene invocata da USTRA per giustificare i semafori di cui al punto 3. Due pesi e due misure?

6. Visto che bisogna ridurre il traffico, ci aspettiamo che Berna metta rapidamente in vigore il pedaggio per le automobili straniere che attraversano parassitariamente la Svizzera da confine a confine: una tassa di transito che non contraddice alcun accordo internazionale. Poi, già che ci siamo, introduciamo anche una tassa d’entrata per i frontalieri, che sono la principale causa della saturazione della nostra rete viaria.

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi





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