CASSAMALATI - Le due iniziative approvate dai cittadini rappresentano per Daniele Caverzasio un segnale politico inequivocabile: “Da un lato emerge la volontà di limitare l’onere dei premi di assicurazione malattia rispetto al reddito familiare; dall’altro, il desiderio di ridurne l’impatto fiscale, soprattutto per il ceto medio”.
Secondo il deputato leghista e municipale di Mendrisio, entrambe le misure rispondono a un bisogno sociale reale, ma sollevano il nodo cruciale del finanziamento. “Ricorrere a un aumento generalizzato delle imposte sarebbe la via più rapida, ma anche la più miope”, spiega. “In un contesto economico già complesso, imporre nuovi oneri fiscali significherebbe gravare ulteriormente su famiglie e imprese, senza toccare le cause che alimentano la crescita della spesa sanitaria”.
Per Caverzasio, la soluzione passa invece da un approccio più responsabile: “Occorre migliorare l’efficienza della spesa pubblica, eliminare sprechi e doppioni, riorientare le risorse verso le priorità sociali e agire sulle dinamiche strutturali dei costi sanitari”. Solo così – conclude – sarà possibile dare piena attuazione alla volontà popolare, garantendo al tempo stesso la sostenibilità dei conti pubblici e la tenuta del sistema nel lungo periodo.