GRAN CONSIGLIO – Una barriera olfattiva per proteggere le greggi. È questa la funzione del collare a feromoni, un dispositivo ideato per tenere lontano il lupo e ridurre drasticamente il numero di predazioni. Il Gran Consiglio ha approvato all’unanimità un sostegno agli allevatori che decideranno di acquistarlo: un aiuto finanziario del 40%, vincolato alla raccolta di dati utili a verificarne l’efficacia.
Il relatore Daniele Piccaluga (LEGA), ha sottolineato l’importanza di passare a una fase di test strutturata: «A partire dalla stagione alpestre 2026 deve essere preparata una sperimentazione su specifiche aziende di estivazione, con il coinvolgimento diretto degli allevatori, del proprietario del brevetto e delle associazioni di categoria, così da ottenere risultati scientificamente oggettivi».
La decisione è nata da una mozione dei deputati centristi Giovanni Berardi e Alessandro Corti, che hanno definito il sistema «semplicissimo e geniale: collari applicabili al bestiame con un dispensatore di feromoni che segnalano al lupo di trovarsi in un territorio che non gli appartiene». Un metodo che ha suscitato molto interesse anche in altri Cantoni, come Vaud e Vallese.
Il Consiglio di Stato, pur ricordando che il progetto «è stato promosso da privati ed è ancora in fase sperimentale di verifiche preliminari», è ora chiamato a farsi promotore presso la Confederazione per ottenere un sostegno più ampio, così da rispondere concretamente al grido d’aiuto degli allevatori ticinesi che vivono un anno record – in negativo – per le predazioni.