TICINO/MALTA - ll Centro si trova nuovamente sotto i riflettori, dopo la notizia della condanna a Malta di un politico ticinese per molestie sessuali. Secondo quanto riportato dai media maltesi, l’uomo – già candidato alle comunali in Ticino – è stato giudicato colpevole e condannato a due anni di prigione con la condizionale, oltre a un ordine restrittivo di tre anni. La sua identità, però, non è ancora stata resa pubblica, alimentando domande e malumori.
Il consigliere comunale leghista Massimiliano Robbiani è intervenuto sui social, puntando il dito contro il presidente cantonale del Centro, Fiorenzo. «Mentre è impegnatissimo ad attaccare il Lupo e Zali – ha scritto – il suo gregge è completamente fuori controllo, distruggendo quella moralità intoccabile che lui difende a spada tratta».
Parole dure, che riaprono il dibattito sulla coerenza tra la retorica morale e la gestione interna dei partiti. Se da un lato il Centro ha avviato una procedura di espulsione nei confronti dell’uomo condannato, dall’altro permane il silenzio sul suo nome, ufficialmente per ragioni legali e di privacy. Resta il fatto che l’episodio getta un’ombra sull’immagine del partito, che in più occasioni si è presentato come custode di valori etici.
Fonte: post Facebook di Massimiliano Robbiani