SVIZZERA/UE - L’Emmentaler è un’icona elvetica, ma per Bruxelles questo non basta: la Commissione europea ha negato la protezione del marchio, sostenendo che il termine sia ormai “generico”. Un affronto che la Svizzera non ha intenzione di tollerare. Emmentaler Svizzera ha avviato una causa alla Corte di giustizia dell’UE a Lussemburgo per difendere quello che considera un pezzo della nostra identità nazionale. «Il nome “Emmentaler” deve essere riservato al formaggio DOP svizzero: la nostra tradizione non può essere svenduta», ha dichiarato Urs Schluechter, direttore dell’organizzazione.
Il contrasto non è solo giuridico, ma culturale. Per la Commissione UE, il nome sarebbe legato a un’area più ampia della sola Svizzera, mentre Berna rivendica un diritto storico sancito da trattati internazionali come la Convenzione di Stresa del 1951, che già riservava la denominazione ai formaggi svizzeri.
Ad alimentare la polemica c’è l’Austria, che produce Emmentaler dal 1936 e ora si schiera con Bruxelles. Ma la Svizzera insiste: chi produce altrove lo dica chiaramente con diciture come “Emmentaler d’Austria”. Non basta copiare un nome per replicare la qualità, il territorio e i secoli di tradizione casearia che hanno reso l’Emmentaler un’icona globale.
L’Emmentaler DOP è regolato rigidamente: area di produzione che va dalla Emmental fino al Lago di Costanza, specifiche dimensioni, peso e persino i famosi “buchi” devono rispettare regole severe. Un patrimonio che Bruxelles dovrebbe imparare a rispettare.