LEGA - «Chi dona soldi può dedurre. Chi dona tempo, no. È ora di cambiare». Con queste parole Daniele Caverzasio ha presentato oggi una mozione che punta a correggere una “palese ingiustizia fiscale” a danno dei volontari attivi in Ticino.
Il parlamentare della Lega dei Ticinesi propone di introdurre una deduzione fiscale simbolica fino a 2’500 franchi all’anno per chi si impegna in modo regolare, qualificato e continuativo in attività di volontariato. «Non si tratta di pagare il volontariato», precisa Caverzasio, «ma di dare un segnale concreto di rispetto e di equità. Così si incentiva la partecipazione civica e si rafforza il legame con il territorio».
Il confronto con le donazioni in denaro è impietoso: mentre queste sono deducibili dalle imposte, il tempo donato – spesso in modo ancor più prezioso – non vale nemmeno un franco sul piano fiscale. «È un’ingiustizia evidente», sottolinea il deputato leghista, «che penalizza migliaia di volontarie e volontari attivi nelle nostre comunità. Gente che dedica ore, competenze ed energie per aiutare il prossimo».
La proposta apre un dibattito interessante: può lo Stato valorizzare in modo equo il volontariato senza trasformarlo in una prestazione monetizzata? Per Caverzasio la risposta è sì, e passa da un piccolo ma significativo gesto fiscale.