TICINO - La Lega dei Ticinesi, tramite la deputata Maruska Ortelli, ha depositato un’interrogazione molto critica sulla giornata “formativa” dedicata alla situazione nella Striscia di Gaza che diversi licei ticinesi organizzeranno il 17 novembre 2025. Secondo quanto riportato, l’attività sarebbe obbligatoria, con assenze conteggiate come “ore perse” e contenuti presentati senza reale pluralità. La Lega denuncia «una deriva politico-ideologica mascherata da formazione» e accusa il DECS di chiudere gli occhi.
Nel pomeriggio, segnala l’interrogazione, il SISA avrebbe inoltre annunciato una manifestazione pro-Palestina a Bellinzona. Da alcune segnalazioni risulterebbero docenti o figure interne agli istituti che “spingerebbero” gli studenti a partecipare.
Ortelli chiede chiarezza su obbligatorietà, neutralità, controllo delle direzioni e utilizzo delle risorse pubbliche. E domanda se, con la stessa facilità, verrebbero autorizzate giornate dedicate alle vittime israeliane, al conflitto in Ucraina, ai cristiani perseguitati o alla storia della Svizzera.
La Lega conclude chiedendo misure concrete per impedire «future derive politiche nei licei» e l’introduzione di controlli e sanzioni per chi abusa del proprio ruolo. «La scuola deve formare, non indottrinare» afferma Ortelli, sollecitando risposte rapide e non evasive dal Consiglio di Stato.





