LUCERNA – Vittoria doveva essere, per non dire praticamente “addio” ai sogni europei e per non vivere le prossime settimane senza un vero obiettivo, e vittoria è stata per il Lugano di Mattia Croci-Torti. Una vittoria sofferta, certo, sudata, su un campo inzuppato d’acqua, che ha lasciato degli strascichi – l’infortunio di Saipi potrebbe davvero complicare i piani – ma che non è da sottovalutare, perché vincere a Lucerna, contro una squadra decisamente in forma, non è una cosa da tutti i giorni.
I bianconeri sono riusciti a superare gli svizzero centrali grazie al bellissimo sigillo di Mattia Bottani e al tocco a porta vuota di Koutsias, ma hanno dovuto e saputo soffrire durante l’arrembaggio dei padroni di casa che, fortunatamente per i sottocenerini, hanno sciupato un paio di clamorose occasioni. Anche quest’ultimo aspetto fa ben sperare in vista delle ultime quattro partite della stagione: negli ultimi mesi ci eravamo abituati a vedere un Lugano non più in grado di mostrare grinta, carattere, capacità di sofferenza. Ieri, invece, su un campo ostico è sembrato di rivedere quella squadra che nella prima parte di campionato aveva sbalordito anche e soprattutto per il senso di appartenenza.
Ieri il Crus ci ha messo del suo, cambiando molto in campo, tornando a giocare senza una punta di movimento e dando fiducia a giocatori che ultimamente avevano giocato poco o meno, come Cimignani e Dos Santos e la mossa ha pagato. Ciò che però deve rendere orgoglioso il tecnico di Vacallo è proprio aver ritrovato il senso del gruppo e la brillantezza fisica e mentale che negli ultimi mesi erano andati a scemare. Ora sabato a Cornaredo arriverà il Basilea, poi ci sarà lo scontro casalingo contro l’YB: due match duri, complicati ma importantissimi per mettere nel mirino il secondo e il terzo posto in classifica, sinonimo di Europa.