Mattia Croci Torti sta vivendo il momento più difficile da quando nell'estate del 2021 ha preso il posto di Abel Braga sulla panchina del Lugano. Dopo una prima fase stagionale quasi perfetta, con tanto di titolo (seppur simbolico) di campione d'inverno, la sua squadra da gennaio via ha collezionato una serie di delusioni cocenti, vedi caduta libera in campionato (18 punti su 45 a disposizione ottenuti in Super League), eliminazione da parte degli sloveni del Celje in Conference League e soprattutto dolorosissima sconfitta col Bienne, compagine di Prima Promotion, in Coppa Svizzera.
Non è stato un bel periodo, per dirla tutta, durante il quale il Mister ha perso per strada Carlos Da Silva, il direttore sportivo messo alla porta a sorpresa e senza uno straccio di motivazione attendibile, e per infortunio parecchi giocatori. Mattia, tuttavia, non ha mai abbassato la testa e non si è mai pianto addosso. Anzi, rilancia.
IMPRESCINDIBILE: in un' intervista realizzata da un quotidiano ticinese anni fa, Croci Torti venne definito 'imprescindibile'. Un aggettivo che ancora oggi calza a pennello. Con il suo carattere schietto ed aperto, con la sua empatia e il suo innato ottimismo che trasmette ai giocatori e al pubblico (dal giovane tifoso alla signora anziana che lo cerca per un autografo), il tecnico di Vacallo è diventato nel corso degli ultimi anni la vera anima del club, l' uomo copertina nel quale si identifica il mondo bianconero. I soldi (di Mansueto) e le strategie (dei dirigenti che agiscono in loco) sono importantissimi ma il cuore pulsante è lui, il Mister. "Il fatto di essere l'allenatore di una squadra che negli ultimi anni è salita alla ribalta del calcio svizzero, non mi ha cambiato. Sono sempre quello di una volta", ha detto Croci Torti tempo fa. Ed è proprio lui il vero atout di una squadra che recentemente ha perso un po' la bussola ed ora deve riprendere con convinzione il cammino iniziato nell'estate scorsa.
EUROPA: oggi i bianconeri giocano la prima partita del turno finale. Saranno di scena
Non è stato un bel periodo, per dirla tutta, durante il quale il Mister ha perso per strada Carlos Da Silva, il direttore sportivo messo alla porta a sorpresa e senza uno straccio di motivazione attendibile, e per infortunio parecchi giocatori. Mattia, tuttavia, non ha mai abbassato la testa e non si è mai pianto addosso. Anzi, rilancia.
IMPRESCINDIBILE: in un' intervista realizzata da un quotidiano ticinese anni fa, Croci Torti venne definito 'imprescindibile'. Un aggettivo che ancora oggi calza a pennello. Con il suo carattere schietto ed aperto, con la sua empatia e il suo innato ottimismo che trasmette ai giocatori e al pubblico (dal giovane tifoso alla signora anziana che lo cerca per un autografo), il tecnico di Vacallo è diventato nel corso degli ultimi anni la vera anima del club, l' uomo copertina nel quale si identifica il mondo bianconero. I soldi (di Mansueto) e le strategie (dei dirigenti che agiscono in loco) sono importantissimi ma il cuore pulsante è lui, il Mister. "Il fatto di essere l'allenatore di una squadra che negli ultimi anni è salita alla ribalta del calcio svizzero, non mi ha cambiato. Sono sempre quello di una volta", ha detto Croci Torti tempo fa. Ed è proprio lui il vero atout di una squadra che recentemente ha perso un po' la bussola ed ora deve riprendere con convinzione il cammino iniziato nell'estate scorsa.
EUROPA: oggi i bianconeri giocano la prima partita del turno finale. Saranno di scena
a Lucerna, un campo storicamente rognoso (e anche per il sostegno del pubblico, caldo e rumoroso). Parte la corsa al titolo e ai posti disponibili per entrare nelle coppe continentali, che sono quattro e potrebbero diventare cinque se il Basilea, principale candidato alla vittoria in campionato, dovesse vincere anche la Coppa Svizzera. I bianconeri, malgrado il quinto posto sulla griglia di partenza, hanno delle buone possibilità di riuscita: il Servette secondo è 6 punti davanti. Ma cambiamo argomento e torniamo al Lucerna, avversario molto difficile e complicato da affrontare, soprattutto sul suo campo. A mò di esempio: nel 2025 la squadra di Mario Frick ha ottenuto 14 punti in 6 partite ossia quattro vittorie e due pareggi. Non sarà semplice, come detto.
BOTTANI E MAHOU: Croci Torti potrà fare affidamento su alcuni rientri importanti. “Sì, Mahou, Bottani e Dos Santos hanno due settimane di lavoro nelle gambe - ha detto il tecnico FCL - Hajdari ha ripreso bene… Nei giorni scorsi abbiamo disputato una partita interna per provare ad alzare l’intensità a tutti quanti. Sono soddisfatto”. Non ci sarà però Marques, bloccato da un problema muscolare. Insomma: l'infermeria si sta svuotando. Con grande gioia del tecnico bianconero.
RITROVARSI: il Lugano ha davanti a sé un mese decisivo, duro e difficile, nel quale dovrà ritrovare il gioco perduto, che nelle ultime settimane è diventato meno armonioso e fluido. "Nelle ultime due settimane ho visto un gruppo motivato", ha affermato Croci Torti. Bene. Ma intanto occhio al Lucerna e al suo meraviglioso pubblico.
B.C.
BOTTANI E MAHOU: Croci Torti potrà fare affidamento su alcuni rientri importanti. “Sì, Mahou, Bottani e Dos Santos hanno due settimane di lavoro nelle gambe - ha detto il tecnico FCL - Hajdari ha ripreso bene… Nei giorni scorsi abbiamo disputato una partita interna per provare ad alzare l’intensità a tutti quanti. Sono soddisfatto”. Non ci sarà però Marques, bloccato da un problema muscolare. Insomma: l'infermeria si sta svuotando. Con grande gioia del tecnico bianconero.
RITROVARSI: il Lugano ha davanti a sé un mese decisivo, duro e difficile, nel quale dovrà ritrovare il gioco perduto, che nelle ultime settimane è diventato meno armonioso e fluido. "Nelle ultime due settimane ho visto un gruppo motivato", ha affermato Croci Torti. Bene. Ma intanto occhio al Lucerna e al suo meraviglioso pubblico.
B.C.