Il passo del San Gottardo dovrebbe essere tenuto aperto tutto l'anno. Questo per fluidificare il traffico sempre più intenso, dato che tra il 2012 e il 2022 i tempi di attesa all'ingresso del tunnel sono triplicati (da 600 a 1800 ore, secondo la statistica dell'Ufficio federale delle strade (USTRA)). È questa la proposta Benjamin Giezendanner, consigliere nazionale (UDC/AG), secondo cui la soluzione contro gli ingorghi al San Gottardo è l'apertura del passo tutto l'anno. Il deputato ha presentato la proposta sotto forma di iniziativa parlamentare. Oltre a ridurre i tempi di attesa al tunnel, darebbe sollievo anche ai comuni del Canton Uri colpiti dal traffico.
Concretamente, Giezendanner propone di costruire barriere antivalanghe, coperture stradali parziali e nuove strade di collegamento per garantire la sicurezza degli utenti. La sua mozione è già stata cofirmata da 60 parlamentari, tra cui la maggioranza PLR e UDC, e il socialista ticinese Bruno Storni. L'USTRA ha stimato il costo di tali lavori in 300 milioni di franchi. Per l'azienda dei trasporti argoviese si tratta di una somma “relativamente bassa” rispetto ai costi di costruzione di un tunnel (circa 2 miliardi di franchi per la seconda canna attualmente in costruzione).
Ma la mozione è contestata soprattutto da Pro Alps (ex Iniziativa delle Alpi), che la considera “estremamente problematica sul piano della politica dei trasporti, della politica climatica e della politica costituzionale”, constata Silvan Gnos, il suo leader politico. Perché l'iniziativa delle Alpi, accettata dalla popolazione nel 1994, vieta di aumentare le capacità di trasporto attraverso le Alpi. Interpretando il testo a modo suo, Giezendanner sostiene che con la sua proposta la situazione giuridica sarebbe diversa: poiché non verrebbero costruite nuove strade, non si tratterebbe di un aumento della capacità di trasporto, riferisce il SonntagsZeitung. Il dibattito sull si preannuncia quindi vivace.