Sport, 04 febbraio 2025

La speranza resta viva, ma la strada resta in salita

La vittoria contro i Lions porta il Lugano a -4 dal 10° posto ma i rimpianti per le ultime due sconfitte restano grandi e rischiano di compromettere la risalita

LUGANO – Partiamo da un presupposto: 2 punti contro i Lions si portano a casa col sorriso e senza colpo ferire. Detto questo, il Lugano può rimpiangere di non aver centrato il bottino pieno nella sfida disputata ieri sera alla Cornér Arena e, ancora di più, deve fare mea culpa per le due sconfitte filate rimediate a Zugo e in casa col Langnau che, a conti fatti, rischiano di pesare come un macigno sulla ricorsa disperata al 10° posto. 

 
 
Ora il Rapperswil dista 4 lunghezze quando, al termine della regular season, mancano solo 7 partite. Sono ancora 21 i punti a disposizione ma, guardando il calendario dei bianconeri e quelli delle dirette avversarie, la sensazione che a fine mese la truppa di Krupp dovrà fare i conti con i rimorsi e i sensi di colpa, non solo per gli orrendi mesi vissuti da ottobre a gennaio, ma anche e soprattutto per le due evitabilissime sconfitte subite contro lo Zugo e contro il Langnau nell’ultimo weekend.
 
 
Già perché ieri contro lo Zurigo il polsino chirurgico di Fazzini all’overtime ha consegnato ai bianconeri il meritatissimo secondo punto di serata, ma è altrettanto vero che il Lugano avrebbe meritato la posta piena, sia per il gioco mostrato sul ghiaccio sia per l’intensità, il senso di appartenenza, la voglia e la grinta mostrata su ogni disco e in ogni centimetro di pista. Questi 2 punti permettono ai bianconeri di mettere un cuscinetto di sicurezza nei confronti del Ginevra penultimo in classifica – anche se le due trasferte in programma nella città di Calvino non fanno dormire sogni tranquilli – ma non concedono l’occasione a Thürkauf e compagni di mettere definitivamente nel mirino i Lakers.
 
 
La sensazione è che il blackout di Zugo e il passo falso pesantissimo contro il Langnau siano stati un episodio, un rimasuglio di quanto “mostrato” dal Lugano da ottobre fino all’arrivo di Krupp, mentre l’attenzione difensiva messa in pista contro i Lions rappresenti il vero volto di questa squadra sotto la guida dell’head coach tedesco, ma quelle due sconfitte consecutive rischiano davvero di rappresentare un macigno sul cammino luganese verso i play-in.

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