Il Tribunale amministrativo del Canton Zurigo ha accolto i ricorsi presentati contro le ordinanze che introducono il salario minimo nelle città di Zurigo e Winterthur (ZH). Esse sono considerate contrari al diritto cantonale e alla Costituzione cantonale. Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale (TF), i Cantoni sono autorizzati, entro determinati limiti, a introdurre un salario minimo come misura di politica sociale, ha indicato venerdì il Tribunale amministrativo di Zurigo nella sua sentenza riportata dai media svizzerotedeschi. I salari minimi previsti a Zurigo e Winterthur rientrano nei limiti consentiti e sono compatibili con la libertà economica e il principio del primato del diritto federale.
Tuttavia né la Costituzione del Cantone di Zurigo né la legge cantonale sull'aiuto sociale danno ai comuni la possibilità di intervenire nei rapporti di lavoro di diritto privato per evitare la povertà, rileva il tribunale. Una minoranza di giudici è tuttavia del parere che il diritto cantonale lasci la possibilità di introdurre un salario minimo.
La sentenza può essere impugnata al Tribunale federale. I consigli distrettuali di Zurigo e Winterthur avevano respinto i ricorsi ritenendo che le ordinanze fossero emanate in conformità alla legge e non costituissero violazione del diritto superiore.
La decisione del tribunale amministrativo è “diametricamente opposta” al parere giuridico ordinato prima dell'avvio delle iniziative comunali a Zurigo e Winterthur, sottolinea venerdì il comitato d'iniziativa “Un salario per vivere”.
Dopo l'approvazione del salario minimo nelle votazioni di Zurigo e Winterthur, le due città sono responsabili dell'introduzione del salario minimo. Spetta a loro portare la questione davanti alla TF, secondo la commissione.
Zurigo e Winterthur sono i primi due comuni della Svizzera ad aver accettato l'introduzione del salario minimo. Le due votazioni comunali si sono svolte nel giugno 2023. A Zurigo i cittadini hanno adottato con il 69,4% una controproposta delle autorità all'iniziativa “stipendio per vivere”. La controproposta prevedeva un salario minimo di 23,90 franchi all'ora, ovvero circa 4'000 franchi al mese per un impiego a tempo pieno. A Winterthur i cittadini hanno accettato un'iniziativa sindacale che fissava il salario minimo a 23 franchi l'ora ed era stato adottato dal 65,5% degli elettori.
Dopo queste votazioni comunali la Camera di commercio, l'Unione dei datori di lavoro di Winterthur e l'Unione delle arti e dei mestieri della Città di Zurigo hanno presentato ricorso prima ai consigli distrettuali di Zurigo e Winterthur e poi al tribunale amministrativo. I ricorrenti ritengono che il salario minimo sia una questione di competenza delle parti sociali e che le soluzioni comunali non siano né autorizzate né giudiziose.