Svizzera, 04 ottobre 2024

Primi ostacoli nei negoziati tra Svizzera e UE, Bruxelles non vuole saperne di limiti all'immigrazione

Si vedono i primi intoppi nei negoziati tra la Svizzera e l'Unione europea, con quest'ultima che si rifiuta di entrare in materia su una clausola di salvaguardia che limiti l'immigrazione. Giovedì il Blick ha rivelato il contenuto di un rapporto dell'UE che contiene diverse richieste alla Svizzera, in particolare riguardo alla libera circolazione delle persone. Secondo questo documento Bruxelles non intende discutere della clausola di salvaguardia voluta dalla Svizzera per limitare, se necessario, l'immigrazione. 

Il rapporto, inviato dalla Commissione europea ai 27 paesi membri dalla la Commissione europea, contiene le richieste dell'UE ai negoziatori svizzeri in vista di un accordo tra le due parti. Il suo contenuto è stato comunicato alla Consigliera federale Viola Amherd, che attualmente detiene la presidenza, in tre sms inviata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante il loro incontro a Meyrin (GE), a margine dell'anniversario del CERN.
Per quanto riguarda la libera circolazione, la Svizzera sta cercando di negoziare una clausola di salvaguardia che consenta di sospendere tale accordo in caso di afflusso massiccio di lavoratori stranieri o di crisi economica settoriale o regionale. Questa deroga è importante per il Consiglio federale, che ritiene fondamentale convincere la popolazione ad accettare un pacchetto bilaterale più ampio.

Finora l’UE ha osservato con circospezione, se non addirittura con fastidio, i negoziatori svizzeri che, nonostante una lunga fase di discussioni esplorative, tornavano costantemente sugli stessi punti. Durante la sua visita a Ginevra, von der Leyen ha inviato un messaggio chiaro a Viola Amherd “Una clausola di salvaguardia non è accettabile”.



Il secondo messaggio di von der Leyen riguarda il contributo finanziario della Svizzera alla coesione dell’UE, principalmente per sostenere l’economia dei suoi nuovi membri. Infine, il presidente della Commissione europea ha esortato la Svizzera a concludere i negoziati entro la fine dell'anno, il che vanifica i piani di Berna, che privilegia la qualità alla velocità.

Il Dipartimento federale degli affari esteri si dichiara fiducioso. La conclusione dei negoziati entro Natale sembra ancora possibile. "Siamo agli ultimi dieci metri della trattativa", ha commentato Nicolas Bideau, capo della comunicazione del DFAE, alle "19:30". Ci sono file sui quali non ci siamo ancora ritrovati. L’immigrazione è una questione centrale, ha continuato. I ministri degli Esteri dell'UE si incontreranno il 15 ottobre per discutere delle relazioni con la Svizzera. Il DFAE non considera tuttavia questo termine come una scadenza.

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