BERNA – Non aveva mai vinto in stagione contro il Servette e non ce l’ha fatta neanche nella finale della Coppa Svizzera: il Lugano chiude la stagione con uno storico secondo posto in campionato – che significa preliminare di Champions League – e con una sconfitta nella coppa nazionale. Così come accaduto lo scorso anno contro l’YB, anche questa volta Berna si è rivelata amara per i colori bianconeri.
A trionfare è stato il Servette, che ai rigori si è imposto grazie alle parate di Mall e ai clamorosi errori dal dischetto da parte di Sabbatini, Steffen, Hajdari - che hanno sciupato clamorosamente 3 match point per trionfare - e di Mai che ha consegnato il titolo ai granata.
Una giornata sicuramente da ricordare per il cammino fatto in Coppa fino ad oggi e per l’esodo dei quasi 12'000 tifosi al seguito della squadra di Mattia Croci-Torti, che però non è riuscita a regalare loro la seconda gioia negli ultimi tre anni. Ma, a differenza dell'anno scorso, questa volta il Lugano deve piangere e rimpiangere i propri errori, oltre a un rigore sembrato enorme non concesso a pochi minuti dal 90'.