MADRID (Spagna) – Quella che si è appena chiusa resterà una settimana difficilmente dimenticabile per i tifosi del Real Madrid. Mercoledì, infatti, le Merengues hanno strappato il pass per accedere alle semifinali di Champions League, superando ai rigori il City, e hanno anche potuto gioire per l’eliminazione del Barcellona e dell’Atletico Madrid, mentre ieri hanno virtualmente chiuso ogni discorso per quanto concerne la vittoria della Liga, battendo per 3-2 lo stesso Barcellona.
A decidere la sfida del Bernabeu, almeno stando al tabellino di gara, è stata la rete siglata nei minuti di recupero da Bellingham che, dopo non aver brillato nell’ultimo periodo, ha trovato il modo di rifarsi, portando le Merengues a +11 sui blaugrana. Almeno sul tabellino, dicevamo, perché il match è stato caratterizzato da un gol fantasma non concesso al talento del Barca, Yamal, che al 28’ del primo tempo, in seguito a un calcio d’angolo, era riuscito a toccare la sfera prima che Lunin la respingesse a cavallo della linea di porta. Gol? Non gol? La sensazione è che la parata del portiere del Real sia avvenuta quando la palla aveva già superato la linea di porta, ma dopo un controllo VAR durato ben 2’, senza una prova provata dell’effettivo superamento della linea di porta, la rete non è stata accordata.
Già, il VAR perché nella Liga – nonostante i milioni di euro che girano intorno al calcio spagnolo specialmente grazie alle due squadre di Madrid e al Barcellona – non esiste la goal line technology. Una follia al giorno d’oggi e che questa volta potrebbe decidere un campionato.
Il perché di tale assenza va ricercato nella decisione presa dal presidente della federazione spagnola, Javier Tebas, di non voler pagare la FIFA. La goal line technology, infatti, come spiegato nei mesi scorsi dall’ex arbitro spagnolo, Eduardo Iturralde Gonzalez, “viene data dalla FIFA sotto forma di licenza e per ottenerla, il campionato che la vuole adottare, deve pagare alla stessa FIFA 3,5 milioni di Euro. Tebas e la Liga non vogliono spendere questi soldi, o almeno, non li vogliono dare alla FIFA”.
Sarà anche una questione di principio, ma vedere un campionato essere deciso da un gol fantasma non è certo un bello spot per la Liga. Ma anche nel caso in cui il pallone non avesse superato veramente la linea di porta, con la tecnologia si sarebbe eliminato ogni dubbio…