BERNA – Nel 2008, l’Europeo casalingo maschile della Svizzera si chiuse di fatto l’11 giugno, quando i rossocrociati, passati in vantaggio grazie alla rete di Hakan Yakin, si fecero rimontare dalla Turchia, andata a bersaglio con Semih Sentürk e con Arda Turan in pieno recupero: la rete dell’allora centrocampista del Galatasaray tolse ogni speranza alla Nati, che già aveva perso all’esordio contro la Repubblica Ceca. Due partite, 0 punti e addio sogni di gloria o, quantomeno, di quarti di finale. Oggi la Nazionale femminile di calcio, nell’Europeo casalingo, deve evitare la stessa triste “fine”, nel match che la vede opposto all’Islanda.
Dopo la sconfitta rimediata all’esordio contro la temibile Norvegia, ora Reuteler e compagne sono chiamate a rialzare la testa al cospetto delle islandesi che, un po’ a sorpresa, hanno perso nel match che ha dato il via all’Europeo stesso, contro la Finlandia. Una vittoria permetterebbe alla nostra Nazionale di avere il destino nelle proprie mani, in vista dell’ultimo match della fase a gironi. In caso di sconfitta… i giochi sarebbero praticamente finiti, a meno di un miracolo.
Le due nazionali si sono già affrontate nel 2025, pareggiando entrambe le sfide valide per Nations League: dopo lo 0-0 di Zurigo dello scorso 21 febbraio, ecco il clamoroso e pirotecnico 3-3 maturato a Reykjavik l’8 aprile. In quest’ultima occasione la Svizzera non era riuscita a difendere il doppio vantaggio iniziale, firmato dalla Reuteler, dalla Vallotto e dall’incredibile autorete della Gunnlaugsdottir: mattatrice della sfida fu la talentuosissima Vilhjamsdottir, autrice addirittura di una tripletta.
Se quelle sfide valevano per la Nations League, questo è e sarà un match delicatissimo valido per un Europeo. La nostra Nazionale non deve temere l’Islanda – non certo una corazzata – ma non deve sottovalutarla: Lehmann e compagne dovranno scendere in campo con la giusta determinazione, ovvero quella vista e ammirata nel primo tempo disputato contro la Norvegia, ma dovranno essere più ciniche sottoporta, evitando inoltre errore e imperfezioni in fase difensiva. Il resto… lo farà sicuramente il pubblico, pronto a surriscaldare l’ambiente del Wankdorf.