FRIBORGO – Dopo la sconfitta patita lunedì alla Cornèr Arena, il quarto di finale che vede opposti Friborgo e Lugano sembrava ormai indirizzato verso un comodo passaggio del turno dei burgundi, nettamente superiori ai bianconeri, apparsi spaesati e senza armi per contrastare la forza di Sorensen e compagni. Ma dopo gara-3 disputata alla BCF Arena, sembrerebbe che un minimo di speranza nei cuori di Fazzini e compagni sia rimasta e sia rinata grazie a tanta lotta, tanto agonismo e grazie alla rete all’overtime di Ruotsalainen che ha rimesso in piedi l’intera contesa.
Nella serata di ieri il Lugano ha avuto il merito di disputare il suo miglior incontro della serie, nonostante tutte le difficoltà del caso mostrate in powerplay – nonostante il vantaggio iniziale siglato da Fazzini – e l’eccessiva indisciplina di alcuni uomini sul ghiaccio. Già l’indisciplina… se a inizio partita ci aveva pensato capitan Sprunger a farsi cacciare per una penalità di partita per una bastonata a due mani sul viso di Müller, nel secondo periodo – quando il risultato era già sull’1-1 – è toccato a Quenneville finire anticipatamente sotto la doccia per un pugno sferrato alla testa di Wallmark (entrambi sono stati squalificati per gara-4 alla pari di Sorensen, reo di una ginocchiata volontaria a match terminato ai danni di Wolf). Ma il Lugano ha mostrato cuore, carattere e intelligenza tattica, ingabbiando i burgundi durante il loro lungo powerplay: una vera carica di adrenalina e di convinzione che ha aiutato i ragazzi di Gianinazzi, autore – finalmente – di qualche cambio nel line up assolutamente decisivo.
Tra i pali, infatti, è tornato Schlegel dopo oltre due mesi di inattività per infortunio, e il numero 34 si è rivelato assolutamente decisivo con una serie infinita di interventi fondamentali. Non solo… col suo ritorno sul ghiaccio, l’head coach ha potuto inserire un nuovo straniero di movimento e, guarda un po’ il caso e gli sliding doors, proprio Ruotsalainen ha avuto il merito di inventarsi una giocata da applausi prima di depositare il disco sotto l’incrocio difeso da Berra nel corso del primo overtime, regalando la vittoria ai suoi. Una vittoria cercata e tutto sommato meritata, visti anche i ferri centrati da Alatalo e Arcobello, e che rilancia le ambizioni bianconere, a patto – ovviamente – che domani alla Cornèr Arena si concretizzi il 2-2 nella serie.