La confisca dei beni russi approvati dal Parlamento non è compatibile con la neutralità svizzera. Ne è convinto il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri, che ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio federale in cui si chiede, fra gli altri, che la Conferenza di pace in programma a Ginevra sia annullata. A seguito della decisione del Parlamento, ricorda Quadri, la Russia ha convocato l'ambasciatrice svizzera a Mosca per denunciare “una grave violazione dei principi fondamentali e delle norme del diritto internazionale in materia di immunità degli Stati” che porterebbe ad “inevitabili misure di ritorsione”.
Il deputato leghista chiede quindi al Consiglio federale di commentare la convocazione dell'ambasciatrice svizzera in Russia e se ha ancora senso organizzare una Conferenza di Pace a Ginevra, visto che difficilmente la Svizzera può essere considerata come mediatrice neutra nel conflitto. Infine, Quadri chiede al Consiglio federale se non ritiene che la confisca dei beni russi non abbia “azzerato” le possibilità della Svizzera di fornire buoni uffici nell’ambito della conclusione della guerra in Ucraina.