Opinioni, 13 marzo 2024

Katia Fabris, Lega: "La chiusura della Manor una sconfitta per il Mendrisiotto"

Speravamo tutti che il 2024 potesse portare al Ticino segnali positivi, dopo anni difficili, tra pandemia e un inesorabile aumento del costo della vita. E invece la tendenza negativa pare pure essere peggiorata, come raccontano le cronache di questi giorni, in particolare sulla chiusura delle Manor di Sant’Antonino e di Balerna. Una chiusura che avrà pesanti conseguenze sulla popolazione e sul territorio, che porta con sé pure amare considerazioni.

Oltre al centinaio di persone che finirà in disoccupazione, in un momento storico dove è particolarmente difficile trovare un altro lavoro a condizioni perlomeno dignitose, per quanto riguarda il Mendrisiotto questo sembra in tutto e per tutto il risultato di anni di passività della politica cantonale e federale di fronte al grido d’allarme dei rappresentanti politici e di categoria della regione.


Per anni infatti abbiamo denunciato le conseguenze della concorrenza, lavorativa e commerciale, proveniente da oltre confine. Tra Franco forte, differente costo della vita e dumping salariale è stata denunciata in ogni modo possibile una situazione disfunzionale del Mendrisiotto alla quale non è mai stato voluto porre rimedio. Tanto che, di fatto, l’unico cambiamento che ha davvero toccato la popolazione locale non viene dalla Svizzera bensì dall’Italia, con l’abbassamento della franchigia a 70 euro per chi fa la spesa nei negozi italiani. Rendendo ancora più complicata la vita dei commercianti ticinesi.

Bisogna prendere atto una volta per tutte che ai ticinesi, molti dei quali senza un lavoro o in difficili condizioni economiche, non servono proclami e slogan per sensibilizzarli a far la spesa nel territorio ma incentivi e bonus, per aiutarli concretamente a sopperire alle loro esigenze.

Quanto successo dovrebbe poi indurre a una vera riflessione sul fallimento delle politiche di attrazione delle grandi realtà che in questi anni sono arrivate nel Mendrisiotto con tutti gli aiuti pubblici del caso, costruendo su terreni di valore, salvo poi smantellare tutto e lasciare i ticinesi a casa appena questo non fa più comodo.

Non sarebbe stato meglio investire le stesse risorse per quegli imprenditori locali che avrebbero avuto un interesse non solo economico nel rimanere in Ticino e che invece sono stati assorbiti da quelle stesse aziende che oggi, senza troppi scrupoli, se ne vanno via?
 
Katia Fabris
Municipale uscente
Candidata al Municipio e Consiglio Comunale  Lista 1
Lega-UDC-UDF-Indipendenti Stabio

Guarda anche 

“Berna si inginocchia davanti a Bruxelles”

Il Consiglio federale ha deciso questa settimana di sospendere sino al prossimo autunno le decisioni riguardo al pacchetto di accordi che la Svizzera sta negoziando co...
01.07.2024
Opinioni

Norman Gobbi: “I nostri figli hanno bisogno di noi”

In Svizzera nel 2023 le condanne a seguito di un’infrazione del codice penale contro autrici e autori minorenni sono aumentate dell’11% rispetto all’...
24.06.2024
Opinioni

Identità di genere: formazione dei docenti o propaganda?

Nell’ambito della rassegna “Generando-Visioni di genere” (un nome che è tutto un programma) col partenariato di vari enti governativi tra i quali...
31.05.2024
Opinioni

Da Minusio un sì alla riforma fiscale

Per Minusio, e per i tanti altri comuni ticinesi confrontati con un elevato numero di residenze secondarie sul proprio territorio, la riforma fiscale è di particol...
29.05.2024
Opinioni

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto