I negozi situati nei comuni più piccoli potrebbero in futuro essere aperti anche la domenica. È perlomeno ciò che vuole il Consiglio nazionale, che martedì ha accettato, con 109 voti favorevoli e 79 contrari, una mozione di Philippe Nantermod (PLR/VS) che vuole consentire l'apertura domenicale dei piccoli negozi nelle aree perifiche.
“Oggi tutti amano fare shopping nelle stazioni ferroviarie, nei distributori di benzina, negli aeroporti ma anche nelle località turistiche, dove tutti possono aprire la domenica”, ha spiegato Nantermod. “Ma i piccoli villaggi spesso non hanno una stazione ferroviaria e nemmeno un distributore di benzina con un'attività commerciale adiacente”. E se non si trovano in una zona turistica, non possono avere un negozio di alimentari aperto nei fine settimana, a meno che non sia annesso a un panificio: un'attività che sta diventando sempre più rara, ha osservato, ritenendola una "discriminazione".
Nantermod si è difeso dal voler generalizzare l'apertura domenicale delle attività commerciali. Egli sostiene invece i piccoli negozi e suggerisce di definire condizioni rigorose, come “la dimensione del negozio, il suo assortimento o il numero dei dipendenti”. Si precisa inoltre che la responsabilità degli orari di apertura rimarrebbe compito dei Cantoni.
Il Consiglio federale si è opposto alla mozione. Molti negozi possono già tenere aperto la domenica, ha ricordato Guy Parmelin. Inoltre, le imprese familiari, che spesso gestiscono questi piccoli negozi, hanno già il diritto di assumere personale, purché sia un membro della famiglia. Un ulteriore allentamento non è quindi necessario e sarebbe contrario al divieto di lavorare la domenica, apprezzato dalla popolazione. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.